FdI Empoli commemora la strage di via D'Amelio

(foto gonews.it)

Il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia Empoli si unisce alle commemorazioni che oggi ricordano la strage di via D’Amelio come uno degli eventi più tragici nella storia della lotta alla mafia in Italia. Avvenuto il 19 luglio 1992 a Palermo, l’attentato mafioso causò la morte del magistrato Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Francesca Peccianti - coordinatrice di Fratelli d'Italia Empoli e capogruppo in consiglio comunale - nel ricordare che Paolo Borsellino era un magistrato impegnato nella lotta contro la mafia insieme a Giovanni Falcone - e che la strage di via D’Amelio avvenne meno di due mesi dopo l’attentato di Capaci del 23 maggio 1992 in cui perse la vita proprio Giovanni Falcone, la moglie e magistrato Francesca Morvillo e gli uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro - ritiene importante che Fratelli d'Italia, in questo triste giorno, continui a tenere viva la memoria di questi uomini, e degli altri caduti, che rappresentano il simbolo della lotta contro la mafia per la giustizia la legalità. L'attentato a Borsellino - come quello a Giovanni Falcone - fu una rappresaglia di Cosa Nostra contro la crescente pressione giudiziaria e investigativa. L'attentato fu eseguito con un’autobomba caricata di esplosivo, posizionata in via Mariano D’Amelio, vicino alla casa della madre di Borsellino. L’esplosione avvenne alle 16:59, causando la morte immediata di Borsellino e dei membri della sua scorta. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo, che al momento dell’esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta. Per Danilo Di Stefano - consigliere comunale già commissario capo della Polizia di Stato - ricordare Falcone e Borsellino è un modo per onorare il loro sacrificio, quello degli uomini delle loro scorte, e quello di tutte le vittime della mafia. È un atto di rispetto verso chi ha dato la vita per un’Italia più giusta e libera dal crimine organizzato. Il loro impegno e sacrificio hanno dimostrato che è possibile combattere la mafia con determinazione e coraggio. Ricordarli significa mantenere viva la consapevolezza della necessità di combattere la mafia e sostenere la legalità. Cosimo Carriero - consigliere comunale e presidente di Gioventù Nazionale Empoli - tiene a sottolineare come Falcone e Borsellino debbano essere considerati esempi di integrità e coraggio per le giovani generazioni. Le loro morti hanno segnato un punto di svolta nella storia italiana. Ricordare Falcone e Borsellino aiuta a mantenere viva la memoria storica di quegli anni difficili e delle battaglie combattute contro la mafia, evitando che tali eventi vengano dimenticati o sminuiti. Per il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia Empoli, commemorare Falcone e Borsellino serve anche a educare i cittadini sull’importanza della giustizia, della legalità e del rispetto delle istituzioni. Le loro storie sono strumenti potenti per sensibilizzare e ispirare un impegno civico attivo.

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