Incidente mortale sul lavoro nel Grossetano questa mattina. Poco prima delle 11 la chiamata al 118 dell'Asl Sud Est. In un cantiere un uomo di 54 anni è caduto da un'altezza di 10 metri. Sul posto la Misericordia locale, la Pubblica assistenza di Scarlino e l'elisoccorso Pegaso 1. Nonostante i tentativi di rianimazione, l'uomo purtroppo è deceduto. Oltre alle forze dell'ordine, è intervenuto anche il reparto di Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Asl.
“Si allunga l’elenco dei morti sul lavoro e come istituzioni non possiamo proprio accettarlo”. Commenta così il presidente della Toscana Eugenio Giani l’incidente: “Alla famiglia del lavoratore deceduto va il cordoglio mio e di tutta la giunta regionale” dice Giani. Poi l’analisi: “In paese civile non si può morire di lavoro – sottolinea -. Lo diciamo da anni e la strada da battere non può che essere quella imboccata: investire sulla formazione, ancora di più, investire sullo scambio di buone pratiche, non far venir meno e potenziare i controlli, i piani mirati di prevenzione, l’informazione e assistenza alle imprese: una battaglia che si vince tutti assieme, con la collaborazione tra istituzioni ma anche con datori di lavoro e lavoratori”.
A proposito di controlli, lo scorso maggio la giunta regionale ha approvato l’assunzione a tempo determinato, per tre anni, di venticinque operatori e otto dirigenti chiamati a lavorare sul fronte della prevenzione e della sicurezza sul lavoro: personale necessario per centrare l’obiettivo di mille ispezioni in più l’anno nei cantieri, arrivandone a controllarne 4500. Una scelta in controtendenza rispetto al governo nazionale, che prima di maggio ha deicso di non stanziare nuove risorse per potenziare i servizi di prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro e di ridimensionare il ruolo delle Asl in questo ambito.
I cantieri edili rimangono un luogo dove alto è il tasso di infortuni, anche gravi e mortali. Nel 2023 sono state 3.652 le ispezioni con sopralluogo nei cantieri toscani e se si considerano anche i soli controlli documentali il numero degli accertamenti sale a 4.924, il 13,5 per cento di tutti i cantieri notificati, ovvero 36.570.
“Quella avvenuta oggi in un cantiere di Massa Marittima, in provincia di Grosseto, è l’ennesima e inaccettabile morte sul lavoro. Ai familiari, ai colleghi e agli amici dell’uomo di 54 anni tragicamente deceduto esprimo il mio sentimento di cordoglio e quello di tutta l’Assemblea legislativa toscana”. Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, dopo aver appreso la notizia dell’operaio caduto da un'altezza di circa 10 metri e morto dopo i tentativi inutili di rianimazione. “Non possiamo accettare, senza reagire con forza e tempestività, il tragico ripetersi delle morti sul lavoro. Per questo servono iniziative stringenti delle istituzioni e di tutti i soggetti che devono operare per la sicurezza nei cantieri. In un Paese civile non è degno morire di lavoro”.
“Il tragico incidente mortale sul lavoro avvenuto questa mattina a Massa Marittima colpisce profondamente la nostra comunità – afferma la sindaca Irene Marconi –. Tutto il nostro territorio, per la sua storia mineraria, è stato più volte teatro di gravissimi incidenti sul lavoro, ma nel nostro passato si evidenziano anche i momenti di lotta per i diritti dei lavoratori e per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche per queste ragioni la disgrazia di questa mattina ci addolora fortemente. Insieme a tutti i membri dell'amministrazione, unitamente a tutte le forze politiche in Consiglio comunale, esprimo le più sentite condoglianze e la vicinanza ai familiari e ai colleghi della vittima".
“Una nuova morte sul lavoro, l’ennesima di questa strage che non sembra vedere fine. Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio di 54 anni tragicamente deceduto in un incidente sul lavoro in un cantiere a Massa Marittima. È essenziale adottare politiche serie e rigorose, non inefficaci o a metà come quelle che il Governo si ostina a presentare. Servono strumenti e risorse concrete ed efficaci come quelli che abbiamo proposto da tempo con la ‘Carta di Firenze’, il patto tra istituzioni, enti locali, imprese e organizzazioni sindacali e datoriali che possano realmente prevenire morti e incidenti sul lavoro, garantendo a tutte le lavoratrici e i lavoratori di operare in condizioni di massima sicurezza. Non possiamo più assistere a queste tragedie”.
Così i parlamentari dem eletti in Toscana Emiliano Fossi, Laura Boldrini, Simona Bonafè, Christian Di Sanzo, Silvio Franceschelli, Marco Furfaro, Federico Gianassi, Dario Parrini, Arturo Scotto, Marco Simiani, Ylenia Zambito.
“Registriamo anche oggi l’ennesimo infortunio sul luogo di lavoro che ha portato alla morte, un lavoratore e padre di famiglia. Purtroppo, l’ennesima che si registra da inizio anno. Serve adesso più che mai da parte di tutti, a partire dalla politica, alle imprese, alle associazioni sindacali e di categoria intervenire con forza e tempestività, affinché non si ripetano tali tragici eventi sui luoghi di lavoro.
Alla famiglia dell’operario deceduto tragicamente esprimo a nome mio personale e a quello di tutta Fratelli d’Italia Grosseto e Toscana, le più sentite condoglianze e la massima vicinanza”. È quanto dichiara il deputato grossetano Fabrizio Rossi, coordinatore regionale Fratelli d’Italia Toscana.
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