“Siamo al completo ribaltamento della realtà e non posso che definire surreali le parole del deputato di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi che chiede alla Regione di ascoltare i territori sulle rinnovabili. Lascino a Regioni e Comuni fare ciò che il Governo doveva fare dal suo insediamento e non ha fatto, ovvero governare questa diffusione incontrollata di grandi impianti rinnovabili”.
Così Monia Monni, assessora all’ambiente della Regione Toscana, in risposta ad alcune dichiarazioni uscite in questi giorni sulla stampa.
“Consiglio al deputato un ripasso di diritto pubblico elementare perché le dichiarazioni rilasciate sembrano arrivare davvero dai confini della realtà. Intanto le aree idonee ad ospitare questi impianti sono state individuate a livello nazionale nel 2021 e il Governo Meloni ha tenuto al palo Regioni e Comuni in attesa di un decreto che solo pochi giorni fa ha finalmente visto la luce, favorendo così speculazioni e richieste di autorizzazioni incontrollabili. Ma il deputato ignora anche molte altre cose, ad esempio che questi impianti godono di un particolare regime di favore che è definito proprio dalla norma nazionale a cui le Regioni devono solo sottostare. Ignora soprattutto che questi grandi impianti sono sottoposti ad una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) di competenza del Ministero e l’autorizzazione regionale viene solo dopo e non può che prendere atto degli esiti di quella valutazione. Mi viene quindi di ribaltare al Governo ed al Ministero le parole del deputato: ascoltate i sindaci e la Regione quando rilasciate la VIA! Abbiamo chiesto per anni che fosse lasciato alle Regioni la possibilità di decidere e pianificare, ma il Governo scegliendo di non decidere ha favorito la speculazione. Noi siamo pronti a fare adesso quello che sino ad oggi non è stato fatto dal Governo, ovvero lavorare assieme a Comuni, associazioni e cittadini che credono nella sfida della transizione ecologica, per sostenere uno sviluppo giusto ed equo delle rinnovabili. I nostri obiettivi sono chiari: fermare la speculazione, ascoltare i territori e pianificare con conoscenza del territorio”
Fonte: Regione Toscana
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