Noi possiamo e dobbiamo però fare alcune considerazioni sul progetto presentato dall'Empoli FC. Come abbiamo sempre detto lo stadio, nel calcio- industria nazionale e internazionale del 20esimi secolo, è funzionale quasi esclusivamente al calcio professionistico, ed in questo caso specifico, alla squadra dell'Empoli. La posizione espressa dalla coalizione che ha sostenuto la candidatura di Leonardo Masi è sempre stata chiara: concessione pluriennale alla società dell'Empoli, ristrutturazione dello stadio da parte della società o dell'ati che sarebbe nata con il progetto, rispetto della destinanzione sportiva dello stadio, concessione di limitate metrature dell'impianto in funzione di ampliamento dei servizi agli utenti dello stadio e di tutta la città, funzionali anche a un sostenere gli investitori. Più di 9000 mq di commerciale non rispondono a questa nostra visione.
Chiediamo che le logiche commerciali e industriali che guidano gli alti livelli del calcio non siano a danno della città. In un momento storico come quello che stiamo vivendo (crisi demografica e socio- economica della quale non riusciamo ad intravedere la fine) la costruzione di un nuovo centro commerciale di circa 9000mq (tra negozi e media distribuzione) sotto lo stadio comunale rischia di essere distruttivo delle forze commerciali che già vivono e lavorano in città. Oltre a questo, uno stadio-centro commercio in un quartiere a rilevanza residenziale e ludico- sportivo come quello di Serravalle può peggiorare la vivibilità della zona. Viene detto che la politica e la città devono sostenere chi sul territorio vuol investire. Anche questo può essere giusto e per questo vorremmo ricordare come la città ha sostenuto l'Empoli fc oltre a farlo attraverso i tifosi: 10 anni fa la ristrutturazione dello stadio era legata alla costruzione da parte della società sia della strada di collegamento tra Serravalle e la statale 67 sia alla costruzione della nuova pista di atletica. In questi 10 anni l'amministrazione, con i soldi di tutti i contribuenti, si è accollata la responsabilità di queste opere per un totale di circa 6,5 milioni di euro. Oltre a ciò, contro anche la nostra posizione, l'amministrazione Barnini ha adottato la variante urbanistica che permetterà al Corsi di ampliare il centro sportivo di Monteboro cambiando la conformità della collina e permettendo quindi, oltre all'investimento, anche il rientro economico di questo negli anni. La città aspetta da dieci anni la ristrutturazione dello stadio Carlo Castellani. Prendiamoci allora il tempo per discuterne democraticamente con i cittadini e le cittadine empolesi di quello che davvero dovrà rimanere o diventare lo stadio tra le due opzioni in campo: luogo di sport e tifo al servizio della città o spazio commerciale utilizzato marginalmente anche per lo spettacolo calcio?
Leonardo Masi, Buongiorno Empoli - Siamo Empoli e Movimento 5 Stelle
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