In riferimento alla notizia di questi giorni della escavazione sul nostro territorio di un pozzo (il decimo!) su richiesta di Acque spa, Montelupo in Azione in quanto forza di maggioranza, concorda pienamente con le valutazioni già espresse dal proprio assessore Lorenzo Nesi e condivide pienamente le preoccupazioni dell’amministrazione comunale riguardo alla non sostenibilità del volume di prelievo idrico dal torrente Pesa con gravissime conseguenze ambientali sul nostro territorio.
In un tempo in cui il programma di azione “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” varato dalle Nazioni Unite già dal se-embre 2015 è una realtà con cui quasi ovunque è necessario fare i conti. La decisione - e i toni - dell’Autorità Idrica Toscana denota una completa ed assoluta mancanza di visione, quasi questo ente si ritenesse fuori dalla storia e fuori da ogni necessità di sviluppare un diverso approccio alle questioni cui per legge è deputato: in pratica assistiamo alla attività di un ente pubblico che vanifica il grande lavoro politico e democratico svolto dal Comune di Montelupo Fiorentino con l’istituzione e le attività collegate al “Contratto di Fiume della Pesa” dimostrando il solco esistente tra buone pratiche di sostenibilità ambientali svolte nei territori contro il “solito” disbrigo di questioni puramente amministrative da parte di enti sovracomunali completamente sordi e che hanno vita propria.
Incredibile pure che Acque spa continui in una visione della risorsa idrica forse giustificabile venti anni fa senza minimamente porsi nell’ottica di una strategia organica per ridurre progressivamente le grandi dispersioni dalla rete idrica o pensare a modi ed impianti per recuperare e riutilizzare acque meteoriche o depurate ma semplicemente richiedendo continuamente più pozzi e sempre più profondi: è evidente che così non va.
Svolgeremo comunque ogni iniziativa democraticamente percorribile per continuare ad opporsi ad una simile decisione e sosterremo nelle sedi opportune la più ampia necessità di una profonda riflessione sulla governance delle partecipate che forniscono ai Comuni servizi “strategici” e che ci vedono membri di assemblea anche in considerazione del prossimo futuro che prevede la creazione di una grande multiutility di servizi.
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