La tennista toscana si arrende a Barbora Krejcikova
Jasmine Paolini si ferma sul più bello. A vincere la finale di Wimbledon, il più prestigioso torneo di tennis al mondo, è la ceca Barbora Krejcikova. A Londra, dopo una partita intensa e giocata a viso aperto, la tennista toscana nata a Castelnuovo di Garfagnana ma cresciuta a Bagni di Lucca è stata sconfitta con il punteggio di 2-6, 6-2, 4-6. Jasmine Paolini è stata la prima atleta italiana a raggiungere la finale nel singolare di Wimbledon.
"Oggi sono un po' triste. Cerco di continuare a sorridere perché mi devo ricordare che oggi è comunque una bella giornata. Giocare in questo stadio è un sogno divenuto realtà, gli ultimi due mesi sono stati folli, e queste due settimane ancora di più. Senza la mia famiglia e il mio team non sarei qui. E' stato bellissimo sentire l'amore del pubblico. Da ragazzina guardavo le finali di Wimbledon alla tv, tifando per Federer; è fantastico adesso stare qui".
“Grazie lo stesso Jas! Anche se il risultato finale non ti ha premiato, hai combattuto fino all’ultimo punto di una partita fantastica che ha tenuto col fiato sospeso tutti i tuoi tifosi”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani al termine della finale femminile del torneo londinese.
“Il tuo paese, Bagni di Lucca, e tutti i toscani – continua il presidente - sono orgogliosi di te che nello spazio di un mese hai conquistato le finali di Parigi e di Londra, a dimostrazione che ormai sei una delle migliori tenniste del circuito. La tua tenacia, i tuoi colpi bellissimi e anche il tuo sorriso contagioso siano d’esempio a tutti i giovani che si avvicinano allo sport. Complimenti Jas!”.
A Jasmine Paolini sarà consegnato il Gonfalone d'argento, il massimo riconoscimento del Consiglio regionale della Toscana" ha scritto su Facebook il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.
"Non siamo delusi, anzi. Jasmine si è battuta fino all'ultimo. Ha dimostrato ancora una volta di essere la leonessa che tutti noi conosciamo" ha detto il sindaco di Bagni di Lucca Paolo Michelini, il paese in cui la tennista ha cominciato da bambina a usare la racchetta. "Ha dato il massimo e noi siamo orgogliosi di lei. La vediamo come una preparazione alle Olimpiadi e anche lì saremo al suo fianco. Ora la aspettiamo per una grande festa nella sua città".
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