Il Tar della Toscana ha fatto decadere la norma che blocca gli affitti brevi nel centro storico di Firenze. Con l'approvazione del Piano operativo del Comune di Firenze, "debbono ritenersi cessati gli effetti pregiudizievoli prodotti dall'adozione della variante al regolamento urbanistico" che introduceva il divieto degli affitti brevi nell'area Unesco di Firenze.
"Il ricorso va, pertanto, dichiarato improcedibile". Per il Tar il ricorso è "improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse": avendolo Palazzo Vecchio escluso dal Poc il divieto degli affitti brevi non sopravvive.
"Andiamo avanti senza indugio: nella prima seduta utile della giunta porterò l'approvazione della variante per ribadire lo stop agli affitti brevi. Rimane l'inerzia di un governo indifferente rispetto ai problemi di overtourism che affliggono città d'arte come Firenze. Continuerò a chiedere al governo provvedimenti nazionali che sono sempre più urgenti". È quanto ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro.
Airbnb: "Una buona notizia"
A seguito della decisione del TAR di dichiarare decaduta la norma sul divieto degli affitti brevi nell'area Unesco di Firenze, condividiamo la seguente dichiarazione di Airbnb:
“La decisione del TAR è una buona notizia per le famiglie fiorentine che vorrebbero condividere le loro case per far quadrare il bilancio familiare. Airbnb rappresenta un sostegno per migliaia di italiani: un terzo degli host afferma che il reddito extra li aiuta a mantenere i propri immobili e a contrastare il crescente costo della vita. Riconosciamo tuttavia le sfide che i centri storici di città d’arte come Firenze si trovano ad affrontare; per questo rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare a norme efficaci, anche attraverso un nuovo quadro legislativo di riferimento.”
Aigab: "Pasticcio di Nardella"
“Spiace che la Sindaca Funaro abbia già dichiarato di perpetuare la linea Nardella senza preoccuparsi di istruire un confronto vero con le parti sociali aprendo la strada a nuovi contenziosi.
Restiamo disponibili al confronto, portando i nostri numeri e le nostre proposte. Crediamo che una contrapposizione in tribunale sia sterile e non conforme a principi di democrazia partecipativa che ci piace pensare debba coinvolgere tutti coloro che sono parti in causa. Nella sostanza il TAR dice che i cittadini fiorentini si meritano e necessitano di leggi chiare e scritte bene, con procedimenti legislativi possibilmente rapidi e partecipativi. Un gran pasticcio, quello della Giunta Nardella, che auspichiamo altre città italiane, a partire da Bologna e Venezia, non vogliano imitare” commenta il Presidente AIGAB Marco Celani che ribadisce la volontà di piena cooperazione con la nuova Amministrazione guidata dalla Sindaca Funaro.
Gli imprenditori del turismo: "Abbiamo vinto"
“La sentenza del Tar sulla delibera contro gli affitti brevi voluta dall’ex sindaco di Firenze Nardella segna la netta vittoria degli imprenditori e di tanti cittadini, con una sconfitta e una figuraccia storica di Palazzo Vecchio. Noi siamo contenti, ma speriamo che il Comune impari la lezione e la smetta con dannosi provvedimenti spot”.
A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, dopo la sentenza del Tar della Toscana sulla cosiddetta delibera anti airbnb del Comune di Firenze.
“La sentenza del Tar – dice Fagnoni - è la dimostrazione che, come sosteniamo da mesi, la delibera voluta da Nardella era solo una manovra pubblicitaria che a tutti gli altri, e non solo a noi imprenditori, ha fatto solo danni. La delibera non solo non ha raggiunto l'obiettivo di abbassare i prezzi delle locazioni lunghe, ma ha anche danneggiato molti fiorentini proprietari di seconde case di famiglia. Coloro che volevano vendere o affittare a breve termine quest'anno hanno subito gravi conseguenze dall’azzardo dell’ex sindaco. E intanto la domanda di affitti resta altissima a causa del caro mutui e del caro vita”.
“Ora ci auguriamo che la nuova sindaca Sara Funaro si fermi a riflettere prima di fare ricorsi e controricorsi – spiega Fagnoni -. Non è tartassando i privati che si risolve il problema dei costi delle locazioni lunghe. Servono incentivi fiscali per i proprietari di case che fanno locazioni lunghe e tutele per i casi di morosità. Per ridurre i prezzi degli affitti non turistici, bisogna costruire nuovi immobili, rigenerare quelli abbandonati destinandoli ad abitazioni e usando spazi pubblici allo stesso scopo, penso ad esempio a Sant’Orsola”.
"Il messaggio che questa sentenza consegna alla sindaca Funaro è chiaro: è l'ora di cambiare approccio e affrontare l'emergenza abitativa a Firenze con gli strumenti della pianificazione urbanistica, non con i divieti contro la proprietà privata" conclude Fagnoni.
Stella: "Una vittoria di Forza Italia"
Possiamo dirlo chiaro e forte, senza timore di smentite: il pronunciamento del Tar della Toscana sul ricorso contro la delibera del Comune di Firenze che aveva stoppato le locazioni turistiche brevi, è una vittoria di Forza Italia, che dal primo momento si è messa a difendere la proprietà privata, che per noi è sacra. È surreale che sia un ente pubblico a decidere per quanti giorni uno possa mettere in affitto un bene di sua proprietà. C'è una deriva sovietica, in questo provvedimento, che noi abbiamo sempre detto di voler cancellare. Oggi è un gran giorno per chi crede nella libertà, e ringraziamo lo studio legale Tagliaferri per averci aiutato in questa battaglia sotto il profilo giuridico, e i cittadini che ci hanno seguito aderendo al ricorso". Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
"La proprietà privata è inviolabile, e questo vale sempre, anche quando si parla di affitti - sottolinea Stella -. Ogni cittadino ha il diritto di decidere se mettere in affitto un appartamento di sua proprietà a breve, a medio, o a lungo termine, in base alle proprie esigenze. Altrimenti non è più proprietà privata, ma statale. Le locazioni brevi, o affitti turistici, sono uno degli ultimi ammortizzatori sociali rimasti, oltretutto, e a Firenze coinvolgono 30.000 persone, con un giro d'affari di 2 miliardi. Senza contare che con questi flussi abbiamo una tassa di soggiorno che può fruttare 70 milioni € annui, un tesoretto da utilizzare per migliorare i servizi in città".
"Ora - avverte Stella - dobbiamo estendere la battaglia a tutta la Toscana, visto che la proposta di legge regionale di modifica al Testo unico del turismo contempla la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche. Tradotto: nuove limitazioni per gli affitti turistici brevi. Invece di affrontare in maniera seria il fenomeno dell'emergenza casa, si trova l'unica soluzione di proibire le locazioni turistiche: mi domando se dobbiamo aspettarci l'esproprio proletario delle abitazioni private".
Cgil: "L’amministrazione reinserisca la norma nel Piano operativo"
"A fronte dei rilievi di tipo procedurale posti dal Tar della Toscana in merito alla variante su gli stop agli affitti brevi, ci appaiono quanto meno singolari le dichiarazioni di esultanza di coloro che avevano avversato la norma, norma che non è stata dichiarata illegittima. Chiediamo adesso alla Sindaca Sara Funaro di dare celermente seguito alla sua dichiarazione di intervenire reinserendo la norma attraverso una variante al Piano operativo comunale prima della sua entrata in vigore, per ribadire uno stop agli affitti brevi.
Inoltre, da sempre abbiamo chiesto di intervenire nelle aree ad alta tensione abitativa e turistica anche oltre l'area Unesco del Comune di Firenze, anche sulla scorta delle esperienze sperimentate in altre città europee.
A questo fine chiediamo alla Regione di rafforzare la normativa sulla pianificazione urbanistica (legge Marson) consentendo ai Comuni maggiori strumenti di regolazione. Su questo punto abbiamo già presentato specifiche proposte rispetto a cui attendiamo riscontro dal Consiglio Regionale e dalla Giunta Regionale".
Mazzetti: "Il turismo risorsa da gestire"
"Le città e i cittadini ci chiedono pianificazione, regole certe per tutti e uniformi sul territorio nazionale, e una visione strategica e di respiro. La politica deve guidare una nuova fase di sviluppo e rigenerazione delle città, partendo dal confronto con tutti gli operatori, le categorie, i professionisti evitando di metterli contro ma facendo la giusta sinergia. Solo così la scarsità degli alloggi diventa l'opportunità per una nuova stagione urbanistica". Lo spiega l'On. Erica Mazzetti, Deputata di Forza, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI e presidente dell'Intergruppo parlamentare Progetto Italia. "Sono liberale da sempre – prosegue Mazzetti – e sono per la difesa della libertà e della proprietà, ritengo che il turismo, con le locazioni private e grazie agli hotel, sia una risorsa che la politica deve gestire, con pragmatismo e non tifo da stadio. La politica non può e non deve rinunciare al suo ruolo e di certo non possono essere i tribunali a dirimere la questione, come è successo a Firenze". "Ciò che come governo stiamo portando avanti – ricorda – è la revisione delle norme, spesso datate e in sovrapposizione, per agevolare le trasformazioni e gli interventi di rigenerazione urbana, sociale ed economica". "Né con i tribunali né con norme farlocche si risolve il problema casa, lo si fa con il dialogo e la sintesi che solo la politica garantisce e su questo l'amministrazione PD di Firenze è completamente mancata", conclude Mazzetti.
IV: "Superiamo le misure spot e avviamo un dialogo con gli operatori"
Dichiarazione di Francesco Casini e Francesco Grazzini, consiglieri comunali di Italia Viva:
“E’ evidente che la sentenza del TAR conferma quello che noi abbiamo detto dal primo minuto e portato avanti con la battaglia nella scorsa consiliatura. È mancata la concertazione con gli operatori, con i quali si potevano e si potrebbero ancora immaginare accordi, che potrebbero aprire la strada ad esempio per progetti di affitto a studenti durante i mesi invernali.
Dimostriamo adesso di non ricercare solo misure spot e invece di intervenire con misure reali sul tema delle politiche abitative, per la gestione sostenibile del turismo, per la vivibilità e riportare residenti nel centro storico. Si riparta dal dialogo e dalla relazione con gli operatori e non dallo scontro.
Noi continueremo a portare avanti la battaglia in consiglio nonostante i tentativi di chi in questo momento prova invano a minimizzare il contenuto della sentenza. Contemporaneamente ci siamo anche per dare mano costruttiva all’amministrazione a risolvere tutta questa questione”
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