Addio a Narciso Rossi, il 'sindaco di Pontorme'

Narciso Rossi, 'sindaco di Pontorme', all'inaugurazione del Conad

Classe 1937, originario di Montelupo, era chiamato 'il sindaco di Pontorme' o 'I'Pastorino' e vantava il record di essere tra i calciatori più longevi dell'Empoli. È morto Narciso Rossi, conosciuto nella frazione e nel Borgo Pontormese di cui era pernio. La notizia ha colpito subito la frazione e la parrocchia, per la quale ha fatto molto in questi anni. Per quanto riguarda l'Empoli, ha militato in Serie C negli anni '50.

La salma si trova nella cappella della Compagnia della chiesa di Pontorme di Empoli e sarà disponibile alle visite dalle 12 di martedì 25 giugno I funerali si svolgeranno nella giornata di mercoledì 26 giugno alle 15 nella sua amata chiesa di San Michele Arcangelo a Pontorme di Empoli. Qui il link per poter inviare le proprie condoglianze alla famiglia.

narciso rossi

Il ricordo della famiglia

Qualcuno lo ricorda come il "Pastorino", qualcuno come "Sindaco", ma per tantissimi era semplicemente "Narciso".

Nato il 29/08/1937 a Sammontana, sotto uno dei 4 loggiati della Fornace (oggi ristorante), da padre pastore e madre fiascaia, sotto la corte dei Conti Dzieduszycki, sfollò (come si usava dire) verso Empoli con tutta la famiglia, sotto i bombardamenti dei tedeschi in ritirata.

Trasferitosi a Pontorme, aprì insieme alla madre una latteria, mentre il padre gestiva il circolo MCL della Parrocchia di Pontorme. Tra i primi clienti della latteria, c'era anche un certo Bagnoli che aveva appena aperto una gelateria in centro a Empoli.

Come tanti altri ragazzi dell'epoca, calcava il campo del "piaggione" (dove poi è sorto il palazzo delle esposizioni) e qui lo notò un certo Silvano Bini, già direttore sportivo dell'Empoli calcio, che non volle farsi sfuggire il suo sinistro di una precisione millimetrica.

I più attempati, ricorderanno infatti, l'ex ragazzo prodigio dell'Empoli di serie C alla fine degli anni '50. Purtroppo per il mondo del calcio però, rimase solo una promessa, perché dopo poco scelse di abbandonare la carriera e dedicarsi al bilancio familiare con il suo mestiere di lattaio a domicilio. Si, perche' all'epoca, per giocare a calcio, a livello professionistico, occorreva fare delle scelte. Narciso non aveva possibilità di scelta, la sua passione andava messa da parte.

Dal 1960 al 2000, un quarto di Empoli ha conosciuto il suo motorino a 3 ruote cassonato, che girava per le strade consegnando il latte alle famiglie, con estrema gioia dei ragazzini che si aggrappavano al cassone posteriore, mentre si spostava a 10 all'ora da un'abitazione all'altra.

L'abbandono del calcio, pero', non gli impedi' di soddisfare la sua voglia di competizione con le sfere, diventando negli anni, un ottimo giocatore di bocce e boccette che tanto andavano di moda, vincendo vari campionati e trofei.

Al tempo stesso, però, la latteria diventò una missione, tanto da mettere un cartello sul campanello di casa (adiacente alla latteria) con scritto "Per urgenze, suonare abitazione". All'epoca, infatti, il latte non si trovava ovunque e per i bambini era considerato un alimento fondamentale. Quindi un bambino non poteva rischiare di rimanere senza.

Nel 2000 quella latteria dove, come scrisse "La Nazione" in un articolo del 1998, si trovava di tutto a tutte le ore, chiuse definitivamente e Narciso andò in pensione.

Dal 2000 ad oggi si e' dedicato anima e corpo alla comunita' della Parrocchia San Michele a Pontorme e all'Associazione Borgo Pontormese, donando la sua presenza e la sua disponibilità, tanto da fargli meritare la fascia onoraria tricolore, ovviamente simbolica, di sindaco onorario del Borgo di Pontorme.

Il cordoglio del sindaco Alessio Mantellassi

"Quando andai a Pontorme gli dissi “io mi candido a fare il sindaco di Empoli, ma di Pontorme sei te”. Caro Narciso, grazie per la cura e la passione con cui hai custodito il tuo Borgo.
Che la terra ti sia lieve. Un abbraccio alla famiglia". Con queste parole Alessio Mantellassi commenta la scomparsa di Narciso Rossi.

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