Morte di Duccio Dini, Cassazione annulla la condanna a 22 anni per gli imputati. Adesso nuovo processo

Duccio Dini, la vittima dell'inseguimento in via Canova

La Corte di Cassazione ha annullato la condanna a 22 anni di reclusione per Kjamuran Amet, Remzi Amet, Dehran Mustafa e Antonio Musafa, imputati per la morte di Duccio Dini, avvenuta il 10 giugno 2018 durante un inseguimento tra clan rom a Firenze. Dini, che era fermo al semaforo in via Canova, è stato travolto e ucciso da un'auto in corsa. La Suprema Corte ha stabilito che si svolga un nuovo processo d'appello a Firenze per ricalcolare le pene. In precedenza, la Cassazione aveva già ridotto le pene inflitte dalla Corte d'appello di Firenze, riconoscendo l'attenuante dell'articolo 116 del codice penale, che prevede pene ridotte per chi intendeva compiere un reato diverso da quello commesso. Confermate invece le condanne per tentato omicidio a Kole Amet ed Emin Gani, che avevano partecipato solo alla fase iniziale dell'inseguimento.



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