Nella giornata di ieri, all'interno del carcere di Porto Azzurro all'Isola d'Elba, si è scatenata una rissa tra etnie diverse dove si sono scontrati albanesi e nordafricani.
A riportare l'avvenimento è il Sindaco della polizia penitenziaria Sappe. Quest'ultimo, in una nota, parla di una 'Caccia all'uomo tra etnie diverse' sottolineando come per il penitenziario elbano sia stata "sostanzialmente snaturata la scelta dell'istituto di abbracciare una rieducazione trattamentale"
Le parole di Francesco Oliviero, Segretario regionale del Sappe
"Sono stati momento di grande tensione. Nella tarda mattinata di ieri c'è stata una violenta rissa tra detenuti albanesi e magrebini. Il tutto ha avuto luogo all'interno del reparto penale dell'istituto dove i detenuti si trovavano fuori dalle loro celle".
"I motivi della rissa - continua Oliviero - possono ricollegarsi, secondo le prime ricostruzioni, alla diversità di etnie presenti e ai vari traffici di medicinali. Un detenuto è stato colpito alla testa e trasportato con l'elisoccorso al nosocomio di Livorno. Solo grazie all'intervento della Polizia penitenziaria in servizio è stato possibile riportare l'ordine all'interno della struttura".
Francesco Oliviero si concentra sulla scelta sbagliata di assegnare "detenuti tossicodipendenti, con pene brevi e poco inclini al rispetto delle regole di un istituto penitenziario".
Questa scelta "ha fatto sì che la casa di reclusione di Porto Azzurro diventasse una casa circondariale. Il personale di Polizia è stanco e spera in provvedimenti non più rinviabili e risolutivi per ritornare a svolgere il proprio servizio con serenità".
Donato Capece, segretario generale del Sappe
"Serve una forte ed evidente presenza da parte dello Stato. Non si può tollerare più questa diffusa impunità, servono provvedimenti urgenti ed efficaci"
Notizie correlate
Tutte le notizie di Porto Azzurro
<< Indietro