Nasce 'Cambio', al centro culturale per Castelfiorentino una mostra di Banksy

Banca Cambiano 1884 ed Ente Cambiano, in occasione delle celebrazioni per i primi 140 anni dalla fondazione, restituiscono al territorio uno spazio multifunzionale per le arti e la cultura


Nel centro storico di Castelfiorentino, nasce “Cambio”, polo culturale di nuova concezione, che si apre alle arti creando sinergie e occasioni di incontro. Un progetto ambizioso fortemente voluto per celebrare i 140 anni di Banca ed Ente, che ha visto il restauro degli spazi che un tempo ospitavano un cinema, trasformati in un vivace centro culturale dedicato alla città di Castelfiorentino e al territorio limitrofo.

“CAMBIO – Centro culturale” restituisce alla città l'edificio ottocentesco affacciato su Corso Matteotti, rimasto a lungo inutilizzato dopo aver ospitato il Cinema Puccini: duemila metri quadrati, suddivisi su quattro piani che dal martedì alla domenica, accoglieranno i visitatori con un'offerta culturale ampia e di qualità proponendosi come centro multifunzionale. Un progetto che già dal nome invita a una visione dinamica del sapere, tra passato e futuro, tra contaminazioni e sperimentazioni.

Dopo l'inaugurazione del 14 giugno alle 17, il centro sarà aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

La distribuzione dei piani

1° piano: “Banksy. Nascita di un mito”

Al primo piano accoglierà i visitatori una mostra di respiro internazionale: “Banksy. Nascita di un mito”, prodotta da Opera Laboratori e curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani.

La mostra traccia le tappe più significative della carriera dello street artist britannico, sottolineando le tematiche, i linguaggi, le tipologie d’azione urbana e il modo di comunicare le sue operazioni ad alto valore etico. Un percorso espositivo che esplora gli snodi principali del “Mito Banksy”, ricostruendo filologicamente il percorso dell’artista dal 1998 al 2009.

Una catena di azioni notturne, collaborazioni, mostre, oggetti editoriali, serigrafie, multipli, video e parole che delineano le ragioni espositive dietro la nascita di un mito contemporaneo.

La mostra, fortemente voluta da Banca Cambiano 1884 in occasione della celebrazione dei centoquaranta anni dalla fondazione, rappresenta l’ultimo tassello di un percorso di riqualificazione e rigenerazione urbana, sviluppo del capitale economico del territorio e del capitale umano dei suoi abitanti culminato nel progetto del nuovo Centro Culturale Cambio.

“Promuovere una mostra su Banksy - precisa il Presidente Regini - significa riconoscere il valore e l’impatto delle opere di questo artista, caratterizzate da una combinazione di immagini potenti e testi eloquenti che affrontano temi sociali, politici ed economici di rilevanza globale".

(foto Gonews.it)

2° piano: Collezione d'arte di Banca Cambiano 1884

Al secondo piano, un salone di 400 metri quadrati conserva ed espone una selezione di 46 opere della Collezione d'arte di Banca Cambiano 1884: un affascinante percorso tra capolavori, dal Duecento a oggi, toscani e non, fondi oro e bassorilievi, maioliche e ceramiche, dipinti e sculture.

Un percorso espositivo, curato da Serena Nocentini - direttrice scientifica del Centro Culturale Cambio - nel quale dialogano antichi e nuovi maestri: dalle Maternità dello Scheggia e di Venturino Venturi che condividono tenerezza e angoscioso presentimento, ai fondi oro di Sergio Manzi che si riflettono in quelli del Trecento; dalla vividezza delle maioliche di Montelupo alle lucenti visioni di Beppe Serafini. E allo stesso tempo, contempla molteplici tecniche e ambiti:
dipinti su tavola e tela, disegni, sculture, oreficerie e ceramiche.

"Si tratta di una raccolta ricca e di ampio respiro, che mette in dialogo antichi e nuovi maestri, e che non perde mai di vista il legame col territorio, dalla Valdelsa di Castelfiorentino alla città di Firenze che a quel territorio dà il nome. Una selezione di oltre mille opere e un desiderio: condividere questa grande bellezza con i cittadini e le cittadine nella cui terra ha inizio la lunga storia della Banca Cambiano" commenta Serena Nocentini, curatrice della collezione e del Centro Cambio.

(foto Gonews.it)

3° piano: ristorante “Corale”, cocktail bar sulla terrazza panoramica e il Caffè del Teatro

Alla base dell’intero progetto sono fortemente ancorati i valori fondamentali propri della Banca: l’attenzione alle persone, la conoscenza del territorio, la fiducia nella crescita sostenibile. Valori che si declinano anche nella proposta eno-gastronomica che si manifesta nel ristorante “Corale” al terzo piano, il cocktail bar sulla terrazza panoramica e il Caffè del Teatro: tre luoghi nati da un'idea di Simone Cipriani, chef del ristorante fiorentino Essenziale.

"Il nome CORALE nasce da una visione precisa della ristorazione" spiega Simone Cipriani che ha creato la carta insieme allo chef di cucina, il giapponese Takuya Sato. "Vorrei che l'esperienza culinaria avesse inizio dalla conoscenza del cibo e della sua provenienza e che da qui si levassero tutte le voci di chi concorre al risultato finale, da quella dell'artigiano che ha realizzato i piatti in cui si mangia fino all'azienda vinicola che abbiamo in carta".

CORALE è aperto a pranzo e cena cinque giorni su sette, con un menu degustazione e uno à la carte.

Le parole dei protagonisti

Paolo Regini, Presidente di Banca Cambiano 1884 ed Ente Cambiano

“Cambio – Centro culturale” vuole essere un luogo che propone e accoglie attività culturali e pratiche artistiche stimolando le migliori energie del territorio per metterle a servizio della comunità. Una missione in linea con gli obiettivi della nostra Banca, che non è mai stata solo un'istituzione finanziaria, ma anche un catalizzatore di cultura e innovazione. Promuovere riqualificazione e rigenerazione urbana, ma soprattutto concepire l’arte e la cultura come elemento tangibile della vita cittadina, sia sociale che economica, sono per noi impegni prioritari. Crediamo sia necessario rafforzare l’identità dei luoghi e favorire le relazioni fra le persone che in quei luoghi vivono, dai privati alle associazioni, fino alle realtà istituzionali. “Cambio” è la sintesi perfetta di questa visione".

La neo sindaca di Castelfiorentino Francesca Giannì

"Con Cambio, Castelfiorentino rinnova la propria offerta culturale e si arricchisce di un punto di riferimento importante. Accanto al Museo di Arte Sacra e al Museo Benozzo Gozzoli, d'ora in poi ci sarà anche un nuovo indirizzo per chi ama scoprire le espressioni artistiche del territorio e non solo. Sono certa che “Cambio” diventerà un volano per la crescita culturale della città, con ricadute positive per il suo potere attrattivo nei confronti di un turismo consapevole e di qualità".

Niccolò Pistolesi



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