L'assessore regionale Ciuoffo chiede il ritiro del francobollo dedicato a Foschi

Stefano Ciuoffo

L'assessore alle Politiche istituzionali della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo, chiede che sia ritirato dal mercato il francobollo dedicato a Italo Foschi che Poste Italiane e Ministero per l'innovazione e il made in Italy hanno emesso proprio in concomitanza con l’anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti.

"Foschi però non fu soltanto un dirigente sportivo - si ricorda dalla Regione con una nota -, il primo presidente della squadra calcistica della Capitale, ma anche un gerarca fascista, fomentatore e organizzatore dello squadrismo di regime. Esaltò l’intervento atroce del fiorentino Amerigo Dumini, che coordinò la squadra che uccise barbaramente il parlamentare socialista nel 1924".

Ciò che indigna l'assessore "è questo tentativo leggero, quasi impercettibile, che viene messo in atto per riscrivere la storia del nostro Paese.
Si ricordano figure del ventennio che si sono macchiate delle più sprezzanti nefandezze per i loro successi, ottenuti negli ambiti sportivi o culturali, attuando un’azione scientifica di decontestualizzazione”.

"È inutile ricordare l’assassinio di Matteotti e la sua figura politica ed istituzionale - sottolinea -, se poi parallelamente vengono messe in campo azioni di questa natura, che tendono a 'annacquare' le responsabilità".

L'assessore regionale chiede dunque a Poste italiane e al Mimit che il nuovo francobollo sia ritirato dal mercato immediatamente, richiesta già avanzata in questi giorni dall'Anpi e da altri esponenti politici.

 



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