La Regione Toscana con delibera del 25 maggio scorso ha dato parere negativo nell’ambito del procedimento di Valutazione d’impatto ambientale del progetto per la realizzazione di un impianto eolico di potenza di 48 megawatt proposto da Wind Italy 1 da realizzare nella località di Montauto.
"Accogliamo questa notizia con grande soddisfazione – dichiara il sindaco di Manciano Mirco Morini – e voglio ringraziare da parte di tutta la cittadinanza la Regione Toscana per aver compreso le nostre ragioni. Ci siamo opposti sin da subito a questo progetto che avrebbe messo a rischio il nostro territorio sotto più punti di vista. Quelle 8 pale eoliche così grandi avrebbero danneggiato il paesaggio, comportando così una grave ricaduta in termini di impatto ambientale e di offerta turistica. E c’è di più: abbiamo lavorato per opporci a questa proposta con l’astrofisico Gianluca Masi, che ringrazio di cuore per la passione che ha messo nel difendere Manciano".
La zona di Montauto, come risulta da studi accademici internazionali, offre condizioni di maggiore purezza e oscurità per l’osservazione del cielo e queste caratteristiche rappresentano un patrimonio di impareggiabile valore per Manciano.
"Quella parte del nostro Comune – continua Morini – ha il cielo più buio d’Italia. Qui sono state installate 11 cupole che, da remoto, vengono monitorate da astrofisici in tutto il mondo per la visione di costellazioni e galassie. Non lo diciamo noi ma esperti del settore, come Masi appunto". Nella delibera regionale si legge che "l’istruttoria tecnica condotta sul progetto ha evidenziato elementi di carenza e criticità progettuale".
Inoltre la Regione Toscana ha ritenuto di condividere "i contenuti, le motivazioni, le considerazioni e le conclusioni del dissenso al progetto espresso dai Comuni di Manciano, Montalto di Castro, Capalbio e Pitigliano". L’ente regionale chiede infine al Mase (ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica) di “formulare richiesta di approfondimento sulle componenti “Paesaggio” e “Vegetazione flora fauna e biodiversità”. "Adesso ci attendiamo che anche dal Mase arrivino quanto prima notizie positive per mettere fine ad un capitolo che non avrebbe portato nulla di buono al nostro meraviglioso territorio, paesaggisticamente e economicamente", conclude Morini.
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