Da mercoledì scorso, 5 giugno, la Casa museo Consortini, in Borgo San Giusto, ha riaperto al pubblico grazie a un gruppo di quattro ospiti della Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Volterra che, coadiuvati dal personale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, garantirà l’apertura del museo almeno due giorni alla settimana.
Il tutto grazie ad un progetto in collaborazione con la parrocchia di San Giusto, proprietaria della casa museo, che prevede che i pazienti della Rems e, successivamente, anche quelli delle altre strutture dell’Unità funzionale salute mentale adulti (Ufsma) dell’Alta Val di Cecina, si occupino della gestione del museo Consortini, delle sue sale espositive e dei suoi spazi adiacenti, ovvero il giardino e l’oliveta, anch’essi di proprietà della parrocchia.
I pazienti si occuperanno della pulizia e della manutenzione degli spazi interni ed esterni, della valorizzazione delle opere, con la creazione di brochure e targhe esplicative, e dell’apertura del museo.
“Questo tipo di attività in contesti con forti legami culturali e sociali con il territorio sono molto efficaci nel far acquisire ai pazienti con disagio psichico nuove abilità socio-relazionali” dice Roberto Ceppatelli, educatore professionale che ha curato il progetto insieme agli operatori sanitari.
La creazione di legami affettivi mediate dall’arte, infatti, assume valenza riabilitativa e può rappresentare uno schermo su cui proiettare vissuti ed esperienze di vita, sperimentando situazioni di socializzazione, conoscenza ed inclusione e, ove possibile, sostenere e sviluppare l’autostima e la gratificazione personale.
La riapertura della Casa Museo Consortini è stata celebrata con una breve cerimonia a cui hanno partecipato monsignor Roberto Campiotti, vescovo di Volterra e monsignor Francesco Spinelli, parroco di San Giusto; Giacomo Santi, sindaco di Volterra; Patrizia Salvadori, direttrice della Società della salute; Emilio Bertolini e Milena Gemignani, rispettivamente direttore e dirigente del Dipartimento delle Professioni tecnico sanitarie della riabilitazione e della prevenzione dell’Asl; Ivano Fulceri e Rita Scarselli, rispettivamente responsabili organizzativi infermieristico e della riabilitazione, e Antonella Notaro, coordinatrice del personale della riabilitazione della Rems.
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