La lista “siAMO Capraia e Limite”, che sostiene la candidatura a sindaco di Emanuel Di Mauro, propone un approccio pragmatico e razionale alla tutela dell’ambiente.
Di Mauro e i candidati di centrodestra al Consiglio Comunale ritengono che i nefasti effetti sulle nostre vite e sulle economie nazionali dell’ambientalismo di sinistra stiano diventando sempre più evidenti. Ne sarebbero un esempio le cosiddette “ecofollie” che Bruxelles vorrebbe imporre ai cittadini degli Stati membri in nome della riduzione delle emissioni di CO2: case green, auto elettriche, sviluppo abnorme delle energie rinnovabili – che hanno effetti devastanti sul paesaggio e che risulteranno gravemente insufficienti quando scatterà il divieto di utilizzare i combustibili fossili, nel 2050 – ed altro ancora. Sebbene nel 2022 il nucleare sia stato inserito nella lista degli investimenti green dell’UE, l’insieme delle suddette misure avrebbe comunque effetti deleteri sull’economia, e per giunta senza produrre effetti significativi sulla riduzione delle emissioni a livello globale. Il Centrodestra è unito più che mai nel ritenere che ormai sia palese la natura di queste misure come decisioni prettamente ideologiche.
“È opinione diffusa che le tematiche della tutela dell’ambiente e della conservazione della natura siano di esclusiva competenza della sinistra. Questa convinzione, del tutto infondata, è frutto dell’uso propagandistico che da decenni le forze politiche di sinistra fanno dei mezzi d’informazione per instillare nell’opinione pubblica l’errata idea che siano loro a detenere il monopolio dell’ambientalismo, mentre la destra viene presentata come la parte politica che, in nome del profitto, o tende a disinteressarsene o non si fa scrupolo di distruggere l’ambiente per sfruttarne le risorse in modo predatorio, impedendo alle generazioni future di usufruirne in egual misura”, sostiene Stefano Puglisi, Dottore Forestale ed ex Ricercatore CNR.
“Come spesso accade, la realtà è diametralmente opposta alla narrazione propagandistica di sinistra. L’esistenza di un’importante tradizione ambientalista di destra è insita nel pensiero conservatore, i cui fondamenti lo portano inevitabilmente ad estendersi anche alla conservazione della natura, ed è testimoniata da diversi grandi autori fra i quali emerge la figura del britannico Roger Scruton, che fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2020, è stato il principale filosofo conservatore al mondo; i suoi saggi sono considerati testi sacri dell’ambientalismo a livello internazionale, compreso quello di sinistra, forse inconsapevole dell’orientamento politico del suo autore. Scruton lega alla conservazione della natura il concetto di bellezza e spiega come ‘l’amore per la bellezza è stato un motivo molto più forte di ogni interesse utilitario o scientifico, nel preservare la terra e il paesaggio per le generazioni future, e nel proteggere gli habitat delle altre specie’, evidenziando anche che molte scelte contro la natura sono avvenute proprio quando il concetto di utilità ha sostituito quello di bellezza, com’è accaduto in modo particolare nei Paesi comunisti”, prosegue Sara Cavini, abilitata all’esercizio della professione forense e funzionario pubblico.
“Fra i più insigni esponenti della tradizione ambientalista di destra compare anche Luigi Einaudi, liberale, conservatore, Padre Costituente e Presidente della Repubblica. Già all’inizio del secolo scorso, nei suoi numerosi scritti, con un misto di rigore economico e passione civile, Einaudi ha trattato approfonditamente tematiche attualissime come la gestione forestale sostenibile e la tutela del paesaggio, e la sua sensibilità nei confronti di questa materia è stata la premessa che l’ha portato, molti anni dopo, ad approvare l’art. 9 della Costituzione, che con la sua equiparazione del paesaggio al patrimonio storico e artistico della Nazione ha reso la legge fondamentale dello Stato italiano, per lungo tempo, la più avanzata al mondo sotto l’aspetto della tutela dell’ambiente. Alcuni studiosi hanno addirittura ipotizzato che l’inserimento del paesaggio fra i beni culturali da tutelare sia stato voluto proprio da Einaudi”, ricorda Stefano Puglisi.
“L’ambientalismo di sinistra, al contrario, costituisce paradossalmente una delle principali minacce per l’ambiente, perché basato su un rigidissimo dogmatismo ideologico e sul più esasperato catastrofismo. Le principali ed aberranti degenerazioni di questo ambientalismo, vissuto dai suoi sostenitori come una religione, portano ad esiti distruttivi per l’ambiente stesso, per l’economia, per la democrazia e per l’essenza della nostra umanità, come quando predica una ‘eutanasia ecologica’ e la denatalità come soluzioni per i problemi ambientali”, sottolinea Sara Cavini.
“Gli effetti nefasti dell’ambientalismo di sinistra si estendono a diversi settori: rifiuti, con la costosissima ed assurda raccolta ‘porta a porta’, che nasce dal rifiuto di costruire i termovalorizzatori; gestione forestale; ZTL e ‘scudi verdi’, che si ripercuotono molto negativamente sulle attività lavorative e sulla qualità della vita di tutti i cittadini, ed altro ancora. Ma non basta: spesso gli ambientalisti di sinistra predicano bene e razzolano male, come quando le amministrazioni comunali di sinistra si rendono responsabili di abbattimenti ingiustificati di alberature urbane e poi promettono una maggior cura del verde pubblico. La nostra proposta per la tutela dell’ambiente e la gestione del territorio consiste nella realizzazione di misure concrete ed ispirate ad un sano pragmatismo, con una salda aderenza alla realtà e senza alcun condizionamento ideologico”, conclude Emanuel Di Mauro, candidato Sindaco.
SiAmo Capraia e Limite - Centrodestra Unito
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