Terzo Settore ai candidati: “Via l’Iva alle associazioni non profit”

Via l’Iva alle associazioni non profit, pari trattamento ai fini Iva alle cooperative sociali, no ad un Terzo Settore ridotto a mero fornitore di servizi per la pubblica amministrazione. Richieste emerse, e rivolte ai parlamentari e ai candidati alle Europee, durante l’assemblea generale del Forum Toscano del Terzo Settore che oggi a Firenze, all’auditorium del Consiglio Regionale, ha riunito i rappresentanti delle 7750 organizzazioni toscane delle associazioni di volontariato, di promozione sociale e cooperative sociali.

No all’Iva sul Terzo Settore: non si possono equiparare le associazioni alle imprese commerciali, e ricondurre il rapporto tra associazioni e soci a quello tra cliente-fornitore.

No ad un Terzo settore ridotto a mero fornitore pubblico: crediamo nel processo di condivisione degli atti di programmazione pubblica quale arricchimento democratico e partecipativo del procedimento amministrativo.

“Il Forum Terzo Settore della Toscana ha chiesto ai candidati ed ai futuri parlamentari di impegnarsi per un cambio di passo nell’approccio all’economia sociale in una rinnovata armonia con lo sviluppo degli strumenti del dialogo civile e della partecipazione democratica - dichiara Gianluca Mengozzi, portavoce del Forum regionale del Terzo Settore in Toscana -. La crescita di nuovi modelli di welfare può riuscire soltanto coniugando i principi di pluralismo, solidarietà, mutualità e partecipazione”.

Ecco il manifesto con le richieste per i candidati ed i parlamentari europei eletti.

No all’Iva sul Terzo Settore

Con una modifica normativa del 2021 l’Italia ha ricondotto nel campo Iva le associazioni non profit che precedentemente ne erano escluse. Il cambio di regime, applicabile da gennaio 2025, produrrà, oltre ad un’insostenibile equiparazione degli enti non profit alle imprese commerciali, un sostanziale aggravio di adempimenti burocratici senza determinare maggior gettito per lo Stato. Significa voler ricondurre il rapporto tra associazioni e soci a quello cliente-fornitore.

Superare la discriminazione Iva per la cooperazione sociale

È indispensabile dare pari trattamento ai fini Iva alle cooperative sociali considerato che ad oggi è loro impedito di fatturare alcuni servizi con l’aliquota del 5%. È un’ingiustificata disparità di trattamento tra gestori dello stesso tipo di strutture socio-sanitarie particolarmente marcata rispetto alle società di capitali considerate esenti dal tributo. Il principio mutualistico rappresenta un baluardo insostituibile che non può essere penalizzato a discapito di altro.

No ad un Terzo settore ridotto a mero fornitore pubblico

La ricerca di una via alternativa al mercato ed al sistema competitivo è certa affermazione del principio solidaristico e di sussidiarietà. Il Terzo Settore toscano crede in questo percorso, forte anche del prezioso lavoro svolto dalla Regione Toscana. La sfida è quella di coniugare lo sviluppo dell’economia sociale con il principio solidaristico e con la promozione della partecipazione democratica. Non vogliamo un Terzo settore ridotto a mero fornitore pubblico.

Le richieste alla politica

Chiediamo di:

- creare e mantenere un ambiente favorevole per le organizzazioni della società civile ai fini della loro effettiva partecipazione ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche;

- destinare finanziamenti specifici per sviluppare la capacità delle organizzazioni della società civile di partecipare ai processi di programmazione delle politiche pubbliche;

- adottare piani d’azione specifici per istituire quadri nazionali finalizzati a promuovere un’effettiva partecipazione all’azione della pubblica amministrazione.

Più equità sociale per curare la democrazia

Equità sociale e democrazia si legano nella necessità di costruire nuovi modelli di partecipazione che alla base trovano fondamento nella costruzione collettiva del bene pubblico e nella sua difesa, primi su tutti, sanità pubblica e scuola pubblica di qualità. L’Europa non deve difendersi dal non profit e non deve cercare di ricondurlo alle dinamiche dell’impresa ma valorizzarne la funzione partecipativa.

 

Al Forum del Terzo settore della Toscana aderiscono: Acli, Agesci, Agci, Ancescao, Anpas, Anspi, Anteas, Arci, Arci Servizio Civile, Auser, Avis, Ceart, Cnca, Cnv, Csi, ConfCooperative/Federsolidarietà, Croce Rossa Toscana, Legacoop, Legambiente, Lila, Mcl, Misericordie, Toscaritas, Uisp.

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