Ciò che sta emergendo in queste ore dalla procura antimafia di Firenze non ci sorprende affatto.
Più volte abbiamo sottolineato come infiltrazioni malavitose si accompagnano a forme di sfruttamento e elusione dei diritti di chi lavora. L'illegalità fa male alle imprese regolari e ai diritti nel lavoro.
Associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita, auto-riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita anche per pagare stipendi a nero sono accuse pesantissime che chiamano in causa non solo i gestori dei locali coinvolti ma un intero sistema sul quale non può certo basarsi lo "sviluppo" della nostra città.
Un sistema di illegalità e irregolarità così diffuse che proprio nei settori dei pubblici esercizi e del turismo continua a registrare centinaia e centinaia di vertenze individuali e collettive.
Non si tratta più di evasione di sopravvivenza con qualche episodio più o meno clamoroso.
Si tratta, ormai, di una condizione del mercato.
Qui ci rivolgiamo alle associazioni datoriali al fine di contrastare insieme questa condizione che impone alle aziende di evadere per stare sul mercato per bonificare così una palude nella quale, senza la necessaria restituzione della dignità al lavoro, rischiamo tutti di annegare.
Fonte: Cgil Firenze - Ufficio stampa
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