É superfluo ricordare che la nostra pratica politica si muove in basso, tra chi costruisce conflitto e auto organizzazione. Così come è superfluo ribadire che gli attori che partecipano alle tornate elettorali sono spesso sempre più delegittimati e distanti dagli interessi della maggioranza della gente, ancor più quando lo scenario di intervento è quello europeo.
Non abbiamo mai creduto che dalle urne possano aprirsi scenari di cambiamento e alternativa. Nonostante tutto ciò, questa volta consideriamo necessario partecipare al rituale delle elezioni europee perché crediamo che i nostri voti possano avere un effetto concreto. Per questo, vogliamo esprimere le nostre intenzioni pubblicamente, come stanno facendo tante realtà associative e di movimento in tutta Italia, per invitare a partecipare alle elezioni europee del 8 e 9 giugno dando il proprio voto per la libertà di Ilaria Salis. Siccome Ilaria non è direttamente candidata nelle circoscrizioni della nostra regione Toscana, l'indicazione è di barrare il simbolo di Alleanza Verdi e Sinistra per superare la quota di sbarramento del 4%.
Crediamo che questa volta il nostro voto possa essere utile davvero; non tanto per una considerazione su presunti freni alla tendenze verso destra del parlamento europeo, ma innanzitutto per contribuire al raggiungimento della libertà di una maestra, compagna e antifascista che da più di un anno subisce una rappresaglia da uno stato autoritario come quello ungherese, a cui il nostro governo strizza spesso l'occhio.
Non ci interessano in questo momento le considerazioni sul partito che ha scelto di candidare Ilaria, né dibattere sulla sua eventuale natura opportunistica o di genuina solidarietà. Crediamo che la politica è fatta di tattiche congiunturali e di momenti da cogliere, senza il timore alle contraddizioni. Per questo la nostra convinzione è che la scelta di usare lo strumento elettorale per votare Ilaria Salis è una decisione collettiva che oltre a generare effetti concreti sulla sua libertà personale, assume un profondo significato politico nel presente che viviamo. Agire collettivamente per la sua liberazione è un modo per esplicitare un'opposizione alle pericolose tendenze di repressione del dissenso e dell'antagonismo, che vedono nell'autoritarismo del governo ungherese uno dei suoi massimi esempi in Europa, ma allo stesso tempo che si presentano in molteplici modalità all'interno delle stesse democrazie occidentali in crisi, e nella crisi.
Quindi, per la libertà di Ilaria, per la libertà al dissenso e contro ogni autoritarismo, ribadiamo la nostra indicazione a votare Ilaria Salis barrando il simbolo di Alleanza Verdi e Sinistra alle elezioni europee.
Fonte: Csa intifada /Comunità in Resistenza
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