Tribunale a Empoli, la palla passa al governo. Mantellassi: "Battaglia per tutto il territorio"

Da sinistra Gian Paolo Stefanelli, Dario Parrini, Alessio Mantellassi ed Enrico Sostegni (foto gonews.it)

Empoli e il tribunale, una battaglia che va avanti da 12 anni e che non cambierà con le prossime comunali, se ci sarà il centrosinistra al governo della città. Il candidato Alessio Mantellassi ha rinnovato oggi l'appoggio alla battaglia degli avvocati dell'Empolese Valdelsa e del comprensorio del Cuoio, ospitando Gian Paolo Stefanelli, dell'associazione avvocati Empolese Valdelsa, Dario Parrini, senatore, Enrico Sostegni, consigliere regionale, e Brenda Barnini, sindaca di Empoli, ripercorrendo le tappe di questo percorso che al momento è in mano interamente del governo centrale.

"Questa è una battaglia per tutto il territorio, la prossimità della giustizia è un vantaggio che agevola la vita dei cittadini e porta un elemento di competitività. Chi si candida non ha poteri per portare il tribunale qui, ma deve far sentire la sua voce. Il ruolo dei sindaci è stato importante per riportare il giudice di pace qui ed è importante ora. Con il nuovo tribunale Empoli sarebbe la sede e capofila di questa battaglia. La richiesta non è campanilistica ma motivata. Porterò avanti questa battaglia nel solco di Brenda, che ha messo a disposizione assieme agli altri sindaci dell'Empolese Valdelsa gli spazi e il personale per il giudice di pace. Non faccio polemica con nessuno su questo tema, non deve essere una battaglia di qualcuno contro altri. Per quanto riguarda l'immobile che ospiterà il tribunale, saranno spazi che definiremo, c'è l'ex pretura di via Sanzio e altri immobili saranno di supporto".

Il referente di zona in Parlamento è Parrini: "Questa richiesta è validissima e ha pezze d'appoggio validissime, chiediamo più di una sezione distaccata, rispetto a com'era il 2012. Abbiamo i presupposti per essere presi sul serio. Il sottosegretario alla Giustizia Ostellari annunciò come imminente lo strumento legislativo che serve, un disegno di legge delega per modificare la geografia dei tribunali. Se anche non arrivasse e il governo fa decreto legge per decidere che Empoli avrà un tribunale, tanto meglio. Mi auguro che tutti i partiti spingano per questa battaglia affinché non passino altri mesi. Non chiediamo cose che non stanno né in cielo né in terra".

Stefanelli entra nel dettaglio: "Dal 2012 la sezione distaccata del tribunale di Empoli è stata chiusa, il governo Monti decise per la spending review. A distanza di anni questa scelta ha fallito su tutta la linea. Il carico giudiziario è rimasto imponente, i dati ci dicono che un tribunale grande come quello di Firenze e Pisa non funziona meglio di quello medio-piccolo. Dal 2020 Empoli ha messo a disposizione del Ministero una sede, sostenendo i costi. La Regione ha approvato una mozione nel 2020. Abbiamo i numeri come cittadinanza e come Prodotto Interlo Lordo. Siamo in pole position. Basterebbe girare la chiave ed entrare nel nuovo tribunale".

Sostegni afferma che la mozione di cui si faceva riferimento "venne approvata all'unanimità senza distinguo territoriali in Consiglio regionale. È importante in una fase di cambio amministrazione che ci sia la volontà di mantenere questa strada".

Chiosa Barnini: "10 anni fa non c'era niente, oggi c'è il giudice di pace. Se non avessimo avuto le carte in regola, la battaglia non sarebbe stata credibile. Ringrazio i colleghi sindaci che hanno destinato personale e fondi del bilancio per il giudice di pace. Ricordo però che la giustizia non è compito fondamentale dei comuni, sopperiamo perché ci sta a cuore l'interesse dei cittadini. Sono stati 10 anni di resilienza. Chi è al governo e ha responsabilità, a fronte del percorso e della terzietà della richiesta, non ha alibi per rinviare questa decisione".

E in merito alle scaramucce che sono giunte dal fronte pisano, come l'interrogazione del deputato Edoardo Ziello della Lega al ministro della Giustizia Carlo Nordio, Stefanelli precisa ancora: "Ci siamo premuniti di far capire che non è una questione di categoria e campanilistica. Gli ordini degli avvocati, le associazioni di categoria, se dovessero perdere una fetta di competenza per un tribunale come quello di Pisa che fa una fatica enorme, dovrebbero essere contenti. Questa non è un'esautorazione. Mi auguro che a livello centrale si possano sanare queste discrepanze, tutte le forze politiche attualmente al governo avevano messo la revisione della geografia dei tribunali nel programma. Ci basta questo".

E Parrini: "Si tratta di avere buon senso generale. Il tribunale a Empoli è una scelta giusta perché fa bene anche a Pisa e Firenze. Non l'hanno compresa in molti. Vogliamo depurare la battaglia dall'elemento fazioso. La politica, quando è seria, riconosce una scelta da modificare. Anche il capo del governo era nella maggioranza che sosteneva Monti".



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