"Un Polo 0-6 e una nuova scuola elementare per Castelfranco": la promessa di Grossi

Federico Grossi

Sono iniziati già da alcuni mesi i lavori di ampliamento dell’asilo nido comunale di via Garibaldi per un importo di oltre 1,2 milioni € finanziati dal PNRR e in piccola parte dall'amministrazione comunale. Alla fine dei lavori previsti nel 2025, aumenteremo i posti al nido comunale dagli attuali 48 a 70, ben 22 posti in più.

"Riuniremo in un unico plesso – afferma il candidato Sindaco, Federico Grossi - tutti i servizi del nido e dell’infanzia che ad oggi sono in parte distaccati in via Solferino. Daremo vita ad un vero Polo 0-6 (nido e infanzia) con un servizio mensa di prossimità all’interno della struttura, come lo è già oggi, capace di offrire un servizio eccellente e di altissima qualità. Come lo sono anche i nostri servizi scolastici. Il 40% delle bambine e dei bambini 0-3 anni a Castelfranco di Sotto va al nido comunale o in quelli accreditati privati, una percentuale tra le più alte d’Europa. Solo garantendo spazi scolastici adeguati e servizi per le famiglie ed i bambini possiamo continuare a garantire quel futuro di crescita che si meritano".

Oltre al completamento dei lavori all’asilo nido comunale, nel programma di Federico Grossi uno spazio importante riguarda anche la scuola primaria del capoluogo.

"Gli ultimi anni – continua Federico Grossi, candidato Sindaco della lista Castelfranco Unita - hanno evidenziato le criticità che riguardano la scuola Guerrazzi di via Magenta, il plesso più vecchio di tutto il Comune, e la palestra scolastica conosciuta da tutti con il nome di “palestrina”: spazi inadeguati e non più funzionali alle esigenze della didattica del XXI secolo. Per questi motivi, per garantire spazi più grandi e più moderni, noi della lista Castelfranco Unita per il futuro ci impegneremo per dare a Castelfranco una nuova scuola primaria (o elementare) che risponda alle aspettative e alle esigenze della nostra comunità. La scuola per noi è stata, è e sara la prima priorità", conclude Grossi.

Fonte: Ufficio Stampa

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