Abbiamo avuto modo di ascoltare l’intervento della Sindaca del comune di Santa Maria a Monte in occasione dell’assemblea dei sindaci dell’ATO che aveva all’ordine del giorno i trasferimenti di fondi che la regione mette a disposizione per l aumento della raccolta differenziata.
Un intervento del tutto fuori contesto rispetto alla materia all’ordine del giorno, ma deliberatamente mirato piuttosto a sferzare un attacco a GEOFOR per il pessimo servizio svolto e per l’impennata dei costi della TARI.
E’ proprio su questo ultimo punto che la sindaca senza mezzi termini, attribuisce all’internalizzazione dei lavoratori delle ditte in subappalto in Geofor, l’incremento dei costi della Tari.
Un affronto diretto e impietoso verso quei lavoratori che per anni sono stati sfruttati anche dai comuni, con bassi salari e pessime condizioni di lavoro e di sicurezza.
Una lotta di civiltà che il sindacato ed tutti i lavoratori coinvolti, hanno duramente intrapreso, per avere pari salario e pari diritti dei lavoratori già dipendenti di Geofor e che ha portato all’internalizzazione dei lavoratori in subappalto, mettendo finalmente tutti, sotto un unico contratto nazionale di lavoro.
Una battaglia per l’affermazione della dignità del lavoro e dei lavoratori, che per anni hanno vissuto discriminazioni ed ingiustizie, alla quale la Sindaca risponde con il disprezzo e l’ignoranza di chi vede nella qualità del lavoro e nei lavoratori, dei costi e delle zavorre .
Noi pensiamo che il miglioramento della qualità di ogni servizio è direttamente proporzionale alla qualità del lavoro.
L’infinita scia di sangue degli infortuni e delle morti bianche sul lavoro in questo paese , discende anche dalla catena dei subappalti che la CGIL continua a contrastare, ma che in questo caso invece la sindaca caldeggia, per ridurre il peso della TARI .
Premesso che sicuramente sarà necessario lavorare per un miglioramento del servizio ed anche per applicare tariffe più sostenibili ai cittadini, scaricare le responsabilità sui diritti dei lavoratori, appare una posizione assolutamente inaccettabile e che non dovrebbe appartenere a tutti coloro che per l’incarico istituzionale rivestito, giurano sulla Costituzione.
Fonte: Fp Cgil Pisa
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