“A Firenze non basta continuare a far circolare i ‘suoi’ fiaccherai: anziché abolirli, come fatto in altre città decisamente più civili, rialza la posta con i Cocchi del Marzocco, una sfilata di carrozze d’epoca provenienti da tutta l’Italia e anche dall’estero, organizzata dall’Arciconfraternita di Parte Guelfa, in collaborazione con il Gruppo Italiano Attacchi, per domani e domenica – dice il presidente di IHP, la prima associazione italiana di tutela degli equidi, Sonny Richichi -. Siamo di fronte all'ennesimo evento presentato come custodia della tradizione, richiamo al passato, eleganza e gusto ma che ha il piccolo-grande difetto di basarsi sull'uso di cavalli”.
“È incredibile che amministratori e organizzatori non riescano a vedere il messaggio diseducativo che proviene da rappresentazioni di questo genere: l'animale può essere usato a piacimento, in qualsiasi contesto, in spregio alle sue caratteristiche etologiche purché ammantato di eleganza scenografica e curato da un punto di vista medico-veterinario. Altrettanto sconcertante è che in queste manifestazioni non ci sia mai spazio per parlare della tutela del cavallo, soprattutto del problema dei cavalli a fine carriera che spesso spariscono nel nulla: c'è solo una continua e costante spinta a usarne sempre di più, ignorando volutamente i delicati e complessi temi della gestione dei cavalli anziani o con patologie, quelli non più abili a tirare carrozze o fare performance agonistiche. Che fine fanno questi animali quando non possono più essere sfruttati per qualcosa?”, conclude Richichi.
Fonte: Italian Horse Protection
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