Per la Domenica Metropolitana in programma il 5 maggio tutti i residenti della Città Metropolitana di Firenze avranno la possibilità di visitare gratuitamente i Musei Civici Fiorentini e Palazzo Medici Riccardi, nonché di prendere parte alle numerose visite e attività in programma, sviluppate dal Comune di Firenze, dalla Città Metropolitana di Firenze e da MUS.E.
Sono infatti in programma numerose visite e attività rivolte a giovani e adulti, che permetteranno di scoprire le meraviglie dei musei fiorentini, delle loro collezioni permanenti e delle mostre temporanee: Palazzo Vecchio, Santa Maria Novella, Palazzo Medici Riccardi, Museo Stefano Bardini, Memoriale delle Deportazioni, Museo Novecento, e MAD - Murate Art District. Fra queste, sono in programma anche le visite condotte dai mediatori del progetto AMIR. Anche per i bambini e per le loro famiglie sono previste diverse attività, fra cui il racconto animato Per fare una città ci vuole un fiore, Vita di corte e Dipingere in fresco in Palazzo Vecchio, Intorno al Porcellino al Museo Bardini, Un nuovo canto per Orfeo in Palazzo Medici Riccardi e Stanze magiche al Museo Novecento.
Alle collezioni permanenti si affianca la ricca programmazione di mostre temporanee in corso. A Palazzo Medici Riccardi sono visitabili le mostre L’incanto di Orfeo. Nell’arte di ogni tempo, da Tiziano al contemporaneo, che attraversa il mito del leggendario cantore grazie a capolavori dell’arte figurativa, e Illustrare il tempo. Roberto Innocenti, dedicata a uno dei più grandi illustratori toscani.
Al Museo Novecento sono invece in corso le esposizioni Ritorni. Da Modigliani a Morandi, con grandi capolavori dell’arte italiana del XX secolo; Jannis Kounellis. La stanza vede. Disegni 1973-1990, centrata sull’opera grafica dell’artista; André Butzer. Liebe, Glaube und Hoffnung (Amore, Fede e Speranza) la prima monografica istituzionale organizzata in Italia.
Presso il MAD - Murate Art District sono invece fruibili la suggestiva mostra Welcome to Barerarerungar dell’artista australiana Maree Clarke, fortemente correlata con la storia e con la cultura indigena, e l’installazione sonora Agorà dell’artista Sadi, tesa a restituire le voci dei grandi pensatori e politici del Novecento legati alla storia del complesso.
Di seguito il programma completo:
MUSEO DI PALAZZO VECCHIO
Percorsi segreti
per chi: per giovani e adulti
orari: 10.00, 11.30, 14.30, 16.00
durata: 1h15’
La proposta consente di visitare alcuni ambienti particolarmente preziosi: fra questi la scala realizzata per volere di Gualtieri di Brienne e ricavata nello spessore della muraglia; lo Studiolo di Francesco I de’ Medici, raffinatissimo scrigno “di cose rare et pretiose”, e lo Scrittoio del padre Cosimo I (più conosciuto come Tesoretto); infine l’imponente struttura a capriate che sorregge il soffitto a cassettoni del Salone dei Cinquecento.
Visita a palazzo
per chi: per giovani e adulti
orari: 10.30, 15.00, 16.30
durata: 1h15’
Palazzo Vecchio è il cuore di Firenze, simbolo della storia della città. Una storia che comincia nel 1299, quando nasce per ospitare i governanti della Firenze medievale, e che conosce un’età dell’oro nel momento in cui la famiglia Medici vi porta la propria residenza trasformandolo in una vera Reggia. La visita permette di comprendere come architetture, arti minori, sculture e dipinti concorrano alla creazione di un unicum ricco e complesso che si è trasformato, stratificato e rinnovato nel corso dei secoli.
Orizzonti. Nuovi sguardi sul palazzo
per chi: per giovani e adulti
orari: 12.00
durata: 1h15’
Palazzo Vecchio è da secoli il cuore pulsante della vita pubblica fiorentina ed è ancora oggi la sede ufficiale del Comune di Firenze, oltre che museo di se stesso con le sue splendide sale monumentali. La visita consentirà di scoprire (o riscoprire) questo magnifico luogo con gli occhi di chi lo ha conosciuto arrivando a Firenze come “nuovo cittadino”. I partecipanti saranno quindi guidati da voci appartenenti a diverse culture a visitare in modo nuovo lo storico palazzo della città.
La visita è proposta nell’ambito del progetto AMIR / Accoglienza Musei Inclusione Relazione, a cura di Co-mune di Fiesole, Comune di Firenze - MUS.E, Istituto degli Innocenti, Fondazione Primo Conti, Stazione Utopia, grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze.
Per fare una città ci vuole un fiore
per chi: per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni
orari: 10.00
durata: 1h
Firenze deve il suo nome all’origine che avrebbe avuto la colonia romana di Florentia, fondata su una vivace distesa fiorita lungo il fiume Arno. Il racconto si svolge tra i fiori per portare i bambini ad appropriarsi del simbolo della città, molto visto ma poco osservato, e comprendere come Firenze sia proprio come un fiore, da custodire e da tenere con cura.
Vita di corte
per chi: per famiglie con bambini dai 6 ai 10 anni
orari: 11.30
durata: 1h15’
Oggi Palazzo Vecchio è un museo, ma nel Cinquecento era la residenza del duca Cosimo I de Medici, di sua moglie Eleonora de Toledo e dei loro undici figli. Attraversando le sale del museo i visitatori potranno non solo ammirare lo splendore della reggia ma anche immaginare i sontuosi banchetti nella Sala Grande e i terrazzi fioriti come giardini. Infine sarà possibile indossare mantelli e zimarrine, scarpe e cappelli cinquecenteschi oppure dilettarsi con alcuni giochi da principini.
In bottega. Dipingere in fresco
per chi: per famiglie con bambini dagli 8 anni
orari: 15.00 e 16.30
durata: 1h15’
“Di tutti gli altri modi che i pittori faccino, il dipingere in muro è il più maestrevole e bello”. Così giorgio Vasari presenta la tecnica dell’affresco, considerata fra le più difficili poichè non consente ripensamenti e richiede una perfetta conoscenza dei materialie dei pigmenti. L’atelier permette di cimentarsi con le diverse fasi di esecuzione di un piccolo affresco, che al termine dell’attività i partecipanti potranno portare via con sè.
PALAZZO MEDICI RICCARDI
Visita alla mostra L’incanto di Orfeo
per chi: per giovani e adulti
orari: 12.00, 15.00
durata: 1h15’
Del mito di Orfeo si ha traccia già nel Simposio di Platone, così come nelle opere di poeti e scrittori della letteratura antica e moderna. Palazzo Medici Riccardi conserva nel cortile di Michelozzo una delle opere più significative del Rinascimento fiorentino dedicate a questa figura: Orfeo che incanta Cerbero di Baccio Bandinelli, realizzata nel 1519 per volere di papa Leone X. Protagoniste della mostra saranno le opere che rappresentano la figura del cantore, il suo mito, le tristi e tragiche vicende che lo legano ad Euridice, il suo canto senza fine. La visita permetterà di avvicinarsi alle opere d’arte che tesseranno le vicende di Orfeo, cui sono accostati codici e volumi originali a stampa dei testi classici e moderni, così come saranno ricordate anche le opere in musica ispirate al suo mito.
Visita a Palazzo Medici Riccardi
per chi: per giovani e adulti
orari: 16.30
durata: 1h15’
La visita permette di cogliere le peculiarità dell’edificio in età medicea, quando fu commissionato da Cosimo il Vecchio diventando luogo simbolo della città nel Quattrocento e cuore del Rinascimento fiorentino, per attraversare i secoli e cogliere le incisive trasformazioni promosse dalla famiglia Riccardi, che ne divenne proprietaria nel 1659. Spazi iconici di queste due grandi età auree del palazzo sono da un lato la Cappella dei Magi, sacello prezioso affrescato da Benozzo Gozzoli, dall’altro la Galleria degli Specchi, splendido ambiente dipinto da Luca Giordano. Il percorso permette di visitare anche le prestigiose sale aperte recentemente al pubblico grazie all’accordo con la Prefettura di Firenze.
Un nuovo canto per Orfeo
per chi: per famiglie con bambini dagli 8 ai 12 anni
orari: 10.30
durata: 1h
"Chi è costui che con suo dolce nota/ muove l’abisso e con l’ornata cetra? [...] I’ son contento che a s’ dolce plettro s’inchini la potenza del mio scettro." (Agnolo Poliziano, Fabula di Orfeo, 1480 circa). Del mito di Orfeo esistono da sempre rimandi nelle opere di poeti e scrittori della letteratura antica e moderna: in occasione della mostra, oltre alle opere pittoriche che rappresentano le storie del cantore, saranno messe in luce opere poetiche e musicale legate a questa iconica figura che saranno spunto ed ispirazione per un lavoro collettivo che inviterà a riflettere sui simboli archetipici legati al mito: vita e morte, armonia e tenebra, equilibrio e follia d’amore.
MUSEO NOVECENTO
Visita alla mostra Ritorni. Da Modigliani a Morandi
per chi: per giovani e adulti
orari: 11.30
durata: 1h15’
La visita consentirà di avvicinarsi alla mostra e ai capolavori esposti, che si pongono in stretta correlazione con le collezioni civiche, in gran parte debitrici del lascito di Alberto Della Ragione. A questo collezionista si devono infatti le opere in mostra, fra cui spiccano la rivoluzionaria Crocifissione di Renato Guttuso e lo splendido Autoritratto di Amedeo Modigliani, proveniente dal Museo d’arte contemporanea dell’Università di San Paolo in Brasile, ma anche i suggestivi dipinti metafisici di Carlo Carrà e di Giorgio Morandi. La visita sarà dunque l’occasione per ripercorrere così i decenni centrali del Novecento italiano, apprezzando all’opera e alla poetica dei grandi maestri di quel periodo e cogliendo i tratti salienti dei linguaggi artistici di quegli anni.
Stanze magiche
per chi: per famiglie con bambini dagli 8 anni
orari: 16.30
durata: 1h15’
Ispirandosi alle due affascinanti nature morte metafisiche di Carlo Carrà e di Giorgio Morandi, esposte per la mostra Ritorni. Da Modigliani a Morandi, i bambini potranno accostarsi al linguaggio metafisico che ha contraddistinto per un periodo i due artisti e più in generale l’arte del primo Novecento, per poi addentrarsi in un laboratorio artistico di interpretazione della propria personale “stanza magica”, in grado di rivelare - grazie al potere degli oggetti - i misteri e le profondità del proprio io.
Opere aperte
per chi: per giovani e adulti
orari: 15.00
durata: 1h
La visita sarà condotta da un gruppo di mediatori AMIR, provenienti da vari paesi del mondo, mettendo in relazione le nostre testimonianze artistiche con la propria storia, le proprie origini, la propria cultura. La visita consentirà quindi di avvicinarsi ad alcune opere esposte con gli occhi di chi è giunto a Firenze come nuovo cittadino: i visitatori saranno quindi guidati a osservare in modo nuovo le forme, i codici, i significati dell’arte italiana del nostro tempo e comprendere come davvero l’opera d’arte sia “aperta” e “centro attivo di una rete di relazioni inesauribili”. (U. Eco)
La visita è proposta nell’ambito del progetto AMIR / Accoglienza Musei Inclusione Relazione, a cura di Comune di Fiesole, Comune di Firenze - MUS.E, Istituto degli Innocenti, Fondazione Primo Conti, Stazione Utopia, grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze.
SANTA MARIA NOVELLA
Visita del complesso di Santa Maria Novella: la basilica
per chi: per giovani e adulti
orari: 14.00
durata: 1h15’
La visita porterà alla comprensione di uno straordinario documento della storia dei domenicani ma anche di un fondamentale capitolo della storia della città di Firenze. In questo senso un’attenzione particolare sarà dedicata alla storia dell’ordine, i cui caratteri teologici soggiacciono a tutte le vicende architettoniche e artistiche del convento, ma anche alla partecipazione attiva della cittadinanza, che da sempre ha supportato la vita del complesso grazie a lasciti, committenze e patronati. Sarà così possibile comprendere le peculiarità storiche ed estetiche dei maggiori capolavori del complesso, eseguiti dai maggiori artisti del Medioevo e del Rinascimento: fra questi Giotto, Masaccio, Filippo Brunelleschi, Paolo Uccello, Domenico Ghirlandaio, Filippino Lippi.
Visita del complesso di Santa Maria Novella: i chiostri
per chi: per giovani e adulti
orari: 15.30
durata: 1h15’
La visita consentirà di apprezzare l’eccezionale importanza storica e artistica degli spazi del convento domenicano, a cominciare dal celebre Chiostro verde, i cui meravigliosi affreschi della prima metà del Quattrocento, dipinti da Paolo Uccello e collaboratori, sono ora esposti nel Refettorio. Il percorso prosegue con la visita della sala dell’antico capitolo, più nota come cappellone degli Spagnoli, il cui ciclo – affrescato da Andrea di Bonaiuto – si pone come una delle più alte e spettacolari rappresentazioni della missione domenicana, e del trecentesco Chiostro Grande, che ospita una straordinaria serie di affreschi dei maggiori pittori dell’Accademia fiorentina del Cinquecento. Infine, un vero e proprio ‘gioiello’ della pittura fiorentina nella fase di transizione fra Rinascimento e Manierismo: la Cappella del Papa.
COMPLESSO DELLE MURATE
Visita al complesso delle Murate e all’installazione Agorà
per chi: per giovani e adulti
orari: 10.00, 11.30
durata: 1h
La visita consente di conoscere la ricchissima storia del complesso delle Murate, dalla sua fondazione come convento femminile per le monache di clausura all’utilizzo come carcere nell’Ottocento e nel Novecento fino alla trasformazione in centro artistico contemporaneo, dedicando una particolare attenzione alla mostra in corso dell’artista indigena australiana Maree Clarke, Welcome to Barerarerungar, che presenta una serie di opere inedite legate tanto alle proprie radici quanto all’identità di Firenze e del fiume Arno, secondo un approcio aperto e multidisciplinare. La visita permetterà anche di fruire dell’installazione sonora Agorà dell’artista Sadi: essa, frutto di una serie di ricerche sulla storia del luogo dagli anni Venti agli anni Settanta del XX secolo,trasforma gli spazi negati delle celle restituendo voce e pensiero alle grandi figure che vi sono state recluse - basti pensare a Gaetano Salvemini o Carlo Levi - ma anche a tutti i personaggi meno noti.
MUSEO STEFANO BARDINI
Intorno al Porcellino
per chi: per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni
orari: 10.30
durata: 1h
Uno degli animali di Firenze più noti al mondo, anche grazie al racconto di Andersen, è il “porcellino” di bronzo presente sotto la loggia del Mercato Nuovo. Centinaia di migliaia di turisti, ogni anno, toccano la punta del suo muso come portafortuna. Ma la storia di questo animale così famoso è poco conosciuta: inizia in Grecia nel IV secolo a.C., continua nel I secolo d.C. a Roma e prosegue fra Cinque e Seicento a Firenze.
In verità a essere rappresentato in scultura è un cinghiale, la cui versione moderna fu realizzata da Pietro Tacca. L’opera, trasferita in museo dopo un delicato intervento di restauro, mostra l’animale seduto ai margini di una pozza d’acqua e circondato da una miriade di piante e di piccoli animali: presenze curiose che, grazie alla fantasia dei bambini, prenderanno vita per popolare un prato incantato.
Visita al Museo Bardini
per chi: per giovani e adulti
orari: 12.00 e 15.00
durata: 1h
Nel museo si respira la passione che ha animato l’antiquario e connoisseur Stefano Bardini nell’acquisire nel corso della sua vita una quantità così ingente di opere d’arte. La visita permette di conoscere la sua straordinaria collezione, dalle grandi opere – fra cui la Carità di Tino di Camaino o la Madonna dei Cordai di Donatello – alle preziose testimonianze di arti minori quali cassoni, maioliche, tappeti, armi, bronzetti.
MEMORIALE DELLE DEPORTAZIONI
Visite al Memoriale delle Deportazioni
per chi: per giovani e adulti
orari: 10.00, 11.30, 15.00, 16.30
durata: 1h15’
Le visite permettono di accedere al Memoriale delle Deportazioni, recentemente inaugurato in virtù della collaborazione tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Prato, ANED e Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria Toscana. È qui possibile visitare il Memoriale un tempo allestito all’interno del Block 21 del campo di Auschwitz I, straordinaria opera d’arte immersiva ricca di significati e interpretazioni, frutto della progettazione corale dello studio di architettura di Milano BBPR, dello scrittore Primo Levi, del pittore Mario “Pupino” Samonà, del regista Nelo Risi e del compositore Luigi Nono. Il percorso museale che ne introduce la visita racconta la lunga storia del Novecento: la prima guerra mondiale, il fascismo e le sue drammatiche conseguenze, le dinamiche della guerra totale, del sistema dei lager nazisti, della shoah; traccia la storia degli italiani deportatori e deportati fino alla liberazione e il ritorno a casa.
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