Navetta elettrica a Villa Bardini per anziani e famiglie con bambini

(foto Stefano Casati)

A Villa Bardini arriva il nuovo servizio gratuito di navetta elettrica per la visita del meraviglioso giardino incastonato fra le antiche mura di Firenze. La pendenza dell’aspra collina lungo la quale si estendono i quattro ettari di bosco, orto e frutteto non sarà più dunque un problema. Un’iniziativa di Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron in collaborazione con Opera Laboratori Fiorentini.

''Abbiamo avviato in via sperimentale - dichiarano i Presidenti di Fondazione CR Firenze Bernabò Bocca e della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza - assieme ad Opera Laboratori Fiorentini questo servizio che si svolge all’ interno del parco per favorire la visita delle persone anziane e delle famiglie con bambini piccoli. Il complesso Bardini è il primo giardino monumentale fiorentino ad esserne dotato e siamo certi che incontrerà il favore dei tanti visitatori che, in numero crescente di anno in anno, dimostrano di apprezzare moltissimo questo angolo di bellezza e di quiete''.

La navetta sarà attiva dal 20 aprile al 15 settembre, ogni sabato, domenica e festivi (partenza alle 11.00 da via de Bardi e ultima corsa alle 17.30 da Villa Bardini, con un intervallo dalle 13.00 alle 14.00). Saranno tre le fermate: il capolinea in via de Bardi, la fermata Scalinata Barocca e il capolinea Villa Bardini. Precedenza sarà data alle famiglie con bambini e alle persone anziane.

Il Giardino racconta sette secoli di storia fiorentina e del giardinaggio, dalla sua nascita come giardino barocco nel Seicento e Settecento al passaggio anglo-cinese e vittoriano. Nell’oasi verde convivono infatti tre anime: il giardino all’italiana con la magnifica scalinata barocca, il bosco all’inglese con i suoi elementi esotici e il parco agricolo dove è possibile ammirare il celebre pergolato di glicini. All’interno sono presenti circa 200 pezzi di scultura, tredici fontane, un muro fontana e tre grotte.

Fonte: Fondazione CR Firenze

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