Prosegue a Firenze la ‘Biennale dello scarto per un Rinascimento ecologico’, il progetto artistico di Rodolfo Lacquaniti che pone al centro la Recycle art come mezzo per parlare all’uomo di ecologia e ambiente. Dopo la prima tappa con i 50 mutanti di ‘The Garbage Revolution’ alla Galleria delle Carrozze in Palazzo Medici Riccardi, che ha registrato oltre 30mila visitatori nei giorni scorsi, arrivano le installazioni di opere in piazze, chiostri e sagrati: Santa Croce, Santissima Annunziata e San Miniato.
‘Il Cristo’ sul Sagrato dell’Abbazia di San Miniato al Monte
Un'installazione alta quattro metri e larga altrettanto, che porta sul corpo le ferite dei mali dei nostri tempi e al tempo stesso è simbolo di speranza e di rinascita, con le sue braccia spalancate pronte ad accogliere tutti. Il Cristo porta il peso delle bare galleggianti, i muri che dividono, le lamiere delle baracche della città dei morti del Cairo e quelle delle Favelas brasiliane. Porta con sé i diseredati, le vittime di guerre, profughi privati della loro libertà, sfruttati, tenuti ai margini della società. I materiali usati sono scarti di piastre stonate e forate di macchine per la realizzazione del cotto, scatolari forati in ferro, attrezzi agricoli, anello in acciaio, anelli in ferro, scarto dei cerchioni delle ruote di trattore, ferro in acciaio avvolto in matassa spinato, tondini e scarti di ringhiere, tondi in ferro stampato, attrezzi vari agricoli.
La ‘Sfera di luce’ nel chiostro della Basilica di Santa Croce
Un’installazione alta otto metri, realizzata con vetri di fonderia originali degli anni '60. Nella sfera il cerchio si chiude, rappresenta l’energia, la lucidità e la speranza. La sua luce ci racconta il viaggio che ognuno di noi fa per trovare la vita nella sua forma più pura. Il suo messaggio è di pace e serenità. La sfera brilla e dice ‘sì’ a tutto nel suo viaggio cosmico.
I ‘Mutamenti di materia’ in piazza Santissima Annunziata
Una ruota d’acciaio in passato utilizzata per tagliare il marmo. È un’opera universale che guarda all'infinito. È l’esplosione del Big Bang. Ci ricorda che ogni cosa muta e si trasforma. È la materia prima, pura potenzialità, in sé indeterminata, in quanto ogni sostanza è unione di materia e forma.
La Biennale dello Scarto di Firenze è organizzata dall’associazione culturale Giardino Viaggio di Ritorno di Rodolfo Lacquaniti con il patrocinio di Regione Toscana, Toscana Promozione, Città Metropolitana, Comune di Firenze, Provincia di Grosseto; Comune di Grosseto e Fondazione Grosseto Cultura, Comune di Castiglione della Pescaia e Comune di Massa Marittima, Legambiente. Sostengono l’evento: Servizi Italia, Corepla, Revet, Alia Multiutility, Coopservice, Istituto di vigilanza Coopservice, Antonio Lauria, Tracy Maurine Mclntyre.
Le opere rimarranno esposte fino al 14 maggio.
L’artista
Rodolfo Lacquaniti, bio-architetto e artista, vive e opera nella Maremma Toscana. Nelle sue creazioni usa tutti i linguaggi dell’arte contemporanea: dalle installazioni alla video-art, dalla pittura alla fotografia, performances live, musica, parola e poesia. La sua riflessione si concentra sulla società dei consumi e sull’impoverimento energetico che affligge l’uomo contemporaneo. Nelle sue creazioni assembla rifiuti, recupera e riutilizza oggetti abbandonati e scartati, che grazie al suo sguardo si trasformano in opere d’arte universali.
Rodolfo Lacquaniti è l’ideatore e il creatore del giardino d’arte contemporanea Viaggio di ritorno, uno spettacolare parco di sculture immerso nella natura di Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto. Il giardino accomuna esperienze creative diverse, legate da un unico obiettivo: quello di stimolare l’uomo a prendere coscienza della propria natura vitale e primordiale, liberandosi dalle angosce e dalle sovrastrutture imposte da un ambiguo concetto di civiltà. www.viaggiodiritorno.it
(sc)
NOTA. Il comunicato è stato redatto in forma impersonale in ottemperanza alle disposizioni sulla par condicio scattate con l'indizione dei comizi elettorali per le elezioni europee e amministrative dell'8 e 9 giugno 2024.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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