Scuola, PD a Prato: proposte per potenziare l’integrazione degli studenti con background migratorio

Presentato e discusso oggi a Prato il documento "Dalle esperienze territoriali, alla costruzione di un sistema nazionale per il superamento delle barriere linguistiche", frutto del lavoro portato avanti dal Tavolo Scuola del Pd Prato e dal tavolo nazionale Divari e Povertà educative del partito nazionale. La scelta di affidare a Prato l'elaborazione di questo documento è stata naturale dal momento che si tratta della città con la più alta percentuale di studenti non italofoni. Il documento è stato oggetto di confronto e di riflessione da parte di esperti e addetti ai lavori, nell’ambito dell’evento "La Parola fa cittadinanza", ospitato a Palazzo Banci Buonamici.

“Questo documento parte da Prato per parlare di integrazione scolastica e sarà aperto al contributo di altre esperienze territoriali, a cominciare da Milano che, come Prato, hanno esperienze di lunga data sull'integrazione di studenti con background migratorio”, spiega Sandra Bolognesi, coordinatrice del Tavolo Scuola del Pd Prato. “Il multilinguismo e la diversità culturale sono risorse positive, è scientificamente provato. E’ solo la mancanza di risorse che può trasformare queste opportunità in problemi”, aggiunge Bolognesi. “Manca oggi un sistema nazionale che garantisca pari opportunità educative su tutto il territorio. Perciò, sulla base delle esperienze locali, presentiamo una proposta per migliorare l'apprendimento linguistico con un focus sulla centralità delle relazioni, la professionalità degli insegnanti e la flessibilità organizzativa. Questa proposta, aperta a ulteriori contributi, si articola in 10 azioni specifiche mirate (vedi doc. in allegato) a garantire l'uguaglianza educativa per i migranti, considerando le loro età, competenze e le risorse necessarie”.

"Mentre la destra di governo lancia l'idea di classi differenziali o di un tetto alla presenza degli studenti migranti nelle aule, noi rilanciamo un modello di integrazione che si basa sulle buone pratiche che si realizzano sul territorio e sulla necessità di metterle a sistema con investimenti strutturali. Da Prato, provincia con il più alto numero di alunni con cittadinanza non italiana, rilanciamo la necessità di mettere in campo strategie per potenziare l'apprendimento e l'integrazione degli alunni stranieri, riducendo i tassi di dispersione". Così Irene Manzi, responsabile Scuola PD, illustrando i temi dei quali sull’incontro "La Parola fa cittadinanza".

QUI PER SCARICARE IL DOCUMENTO PRESENTATO

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