I carabinieri di Porto Azzurro hanno eseguito nei giorni scorsi alcuni controlli per contrastare l’abusivismo edilizio.
L’attività ha portato al sequestro di una piscina di oltre 50 metri cubi di volume all’interno di una proprietà privata. La piscina, realizzata in cemento armato, era stata costruita in assenza delle previste autorizzazioni e contravvenendo ad un pregresso divieto di prosecuzione dei lavori imposto dall’amministrazione comunale a causa di carenza di documentazione.
Cinque persone, di età compresa tra i 47 e i 67 anni, sono state denunciate a vario titolo per il reato di abuso edilizio in concorso.
Due di queste sono risultate essere i soci amministratori di una delle imprese addette ai lavori. A loro è stata contestata anche la violazione delle norme sull’immigrazione clandestina.
Da indagini, infatti, è emerso che nell’attività lavorativa era stato impiegato un cittadino straniero autorizzato a permanere sul territorio nazionale solo temporaneamente per motivi turistici, ma sprovvisto di permesso di soggiorno e privo di regolare contratto di lavoro.
Per tale motivo l’impresa è stata anche sanzionata dal NIL e sanzionata per oltre 3.000 euro.
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