Negli ultimi giorni, è tornata la vicenda riguardante i cumuli di terreno frammisto a Keu, stoccati nella lottizzazione “Green Park”.
Per primo, il capogruppo di Fratelli d’Italia e candidato sindaco della destra, Matteo Bagnoli, si è lasciato andare negli ennesimi attacchi via social all’amministrazione comunale, ancora una volta senza presentare uno straccio di proposta che riguardi un’azione amministrativa concreta, qualcosa che possa essere anche minimamente considerato programmatico per chi si candida a guidare una città. Addirittura, le sue dichiarazioni stavolta incrociano profili che rischiano di sconfinare nella querela per non parlare delle numerose bugie in esse contenute: non certo una bella presentazione per chi vorrebbe guidare la nostra città.
Come se non bastasse, sull’argomento ieri si è accodato anche l’altro candidato sindaco proveniente dalla destra pontederese, il consigliere eletto in quota Lega per Salvini, Alberto Andreoli, generalmente più pacato nelle dichiarazioni, ma stavolta, chissà, avvinto da un ritorno di fiamma della matrice politica leghista che lo contraddistingue.
Proviamo a spiegare, con parole semplici, tutte le nuove mistificazioni della destra, riprendendo le parole di Bagnoli e Andreoli e smentendole alla luce di argomenti concreti:
- BUGIA N. 1: Bagnoli ci descrive una realtà inquinata, metalli che si infiltrano nei terreni, rischi per la “pompa che manda l’acqua nelle nostre abitazioni” (di quale pompa parla?). Anche Andreoli cita le analisi di Arpat, sot-tintendendo che siano molto risalenti nel tempo.
Il punto di partenza è che la città intera ha diritto di veder rimossi i cumuli di quel materiale. D’altronde, la zona è ben monitorata in continuazione dalle autorità competenti, Arpat, Usl, Acque Spa per quanto riguarda la for-nitura idrica (che non è assolutamente interessata dagli agenti inquinanti, peraltro), e non vi sono segnalazioni, al momento attuale, di particolari criticità. Millantare un rischio per la salute dei Pontederesi, addirittura spaventarli con il rischio di avere un’acqua inquinata, è un atteggiamento gravissimo, che potrebbe anche integrare una denuncia da parte di chi certifica e garantisce la salubrità dei luoghi e la potabilità dell’acqua.
Peraltro, Arpat, Usl, Acque, sono realtà indipendenti dal Comune, sono, di fatto, organi di vigilanza giustamente autonomi. Andreoli e Bagnoli ne sanno più di Arpat, Usl e Acque sulla situazione inquinamento dei terreni? Se lo sanno, parlino e non facciano becere e pericolose allusioni
- BUGIA N. 2: Bagnoli ci dice che il Keu non viene rimosso per mancanza di fondi da parte dell’Amministrazione. Andreoli ci parla di ritardi incomprensibili e di proroga concessa a proprietari e lottizzanti dei terreni, che il Comune dovrebbe spiegare, alludendo anche ad alcuni fondi regionali utilizzabili.
In realtà, la competenza alla rimozione non è comunale. Il 3 Gennaio 2024 è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato che, dando ragione al Comune di Pontedera, ha reso efficace l’ordinanza emessa dal Sindaco Franconi per intimare a proprietà e appaltatore dei terreni della lottizzazione Green Park di rimuovere, a proprie spese, i cumuli di terra contenenti Keu. In sostanza, le scelte fatte dall’amministrazione, secondo il principio del “chi inquina paga”, sono state riconosciute come valide e legittime, a tutela del duplice interesse dei cittadini di Pontedera di salvaguardare l’ambiente e non dover pagare i costi della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti di un privato. A quel punto l’ordinanza originariamente annullata è tornata efficace e il termine ultimo è stato ricalcolato secondo legge e scadrà a maggio, come dovrebbero sapere Bagnoli e tanto più Andreoli, che dovrebbe essere più avvezzo alla materia legale.
I destinatari del provvedimento dovranno adoperarsi per la rimozione a loro spese entro appunto la scadenza di maggio 2024: qualora ciò non avvenga nei tempi previsti, allora il Comune potrà sostituirsi a loro, imputandogli i costi della rimozione e della bonifica. Qualsiasi intervento preventivo comporterebbe una violazione del-la sentenza del CdS, nonché un possibile danno erariale sanzionabile dalla Corte dei Conti.
Bagnoli e Andreoli facciano pace con loro stessi: da una parte invocano la legge come il metro di ogni salvezza; dall’altra chiedono al Comune di violarla?
BUGIA N. 3: Bagnoli ci dice che ha già avviato una interlocuzione col Governo Meloni per favorire la rimozione Keu. Orbene, a dicembre, Bagnoli si vantava di aver portato, grazie ai suoi agganci, alla nomina del Generale Vadalà come Commissario unico per la bonifica dei terreni su cui grava il Keu: abbiamo già affrontato l’argomento, ricordando che la nomina del Generale Vadalà era stata richiesta dal Partito Democratico Regio-nale, nonché dal Presidente della Regione Giani con una lettera indirizzata al Consiglio dei Ministri già dal 14 dicembre 2021, due anni prima di Bagnoli.
Cosa avrebbe fatto il suddetto Commissario, tanto voluto da Bagnoli, per la bonifica dei terreni di Via Veneto? Niente, naturalmente, poiché, trattandosi di terreni privati sui quali era in corso un giudizio di fronte al Consiglio di Stato, non aveva competenza ad agire, e la sua nomina riguardava solo gli impianti situati a Gello e nell’Aretino.
Anche stavolta, Bagnoli millanta amicizie governative per promettere risultati che non hanno assolutamente nulla a che vedere con interlocuzioni ministeriali od altro, ma che hanno a che fare con il lavoro quotidiano e la perseveranza, riconosciuta a questa amministrazione dalla pronuncia del Consiglio di Stato.
A proposito di cose concrete: consigliere Bagnoli, le popolazioni alluvionate di Pontedera ancora aspettano gli aiuti dello Stato: durante le sue interlocuzioni ministeriali, può mica sollecitare?
BUGIA N. 4: Bagnoli sostiene che il Comune sia gravato di un debito così enorme da non poter far fronte a emergenze. Ora se c’è una critica che non può essere mossa a questa amministrazione è non aver trovato risorse, idee e soluzioni per far fronte alle emergenze. Nell’ordine: gli interventi a sostegno dell’intera popolazione nel periodo Covid (apprezzati dalla destra per sua stessa ammissione), la realizzazione della scuola di via dell’Olmo e del Polo “Dino Carlesi” in meno di un anno per far fronte alla chiusura della Corridoni e della Curtatone, oltre 500.000 euro annui messi a disposizione per coprire i tagli del Governo Meloni sul contribu-to affitti alle popolazioni più deboli, e il milione di euro erogato con il progetto “Ripar.ti.amo Pontedera” e fondi destinati alla popolazione alluvionata del novembre 2023 (unici in tutta la Toscana ad averli previsti).
Quattro belle bugie, facilmente smascherabili, a cui la popolazione di Pontedera dovrebbe credere ad occhi chiusi, secondo l’idea dei nostri candidati di destra, ufficiali e ufficiosi. Ma i pontederesi sanno valutare atte-tamente tra chi racconta fatti chiari e documentati e chi invece racconta storie, e lo dimostreranno l’8 e il 9 giugno.
Il Segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Pontedera Francesco Papiani
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