Tassa di soggiorno a Santa Maria a Monte, il PD: "Non necessaria"

L’amministrazione comunale nel penultimo consiglio comunale ha deciso di introdurre una tassa di soggiorno sul flusso turistico nel nostro territorio. Questo presume che siano state fatte le necessarie verifiche per valutarne l’effettivo rientro finanziario da investire sulla gestione dei nostri beni artistici, culturali e paesaggistici appetibili, per chi decide di visitare Santa Maria a Monte e non solo usarla per altre destinazioni vicine.  

 Ma come, già i nostri consiglieri Faraoni e Petri avevano fatto notare, presentando un ordine del giorno con il quale chiedevano l’impegno politico da parte dell’amministrazione ad annullare l’imposta di soggiorno, non sembra che l’afflusso turistico giustifichi questa ulteriore tassa oltre alle altre, che con l’approvazione del nuovo bilancio, graveranno sui cittadini e soprattutto sulle attività commerciali, specialmente del centro storico, che dovrebbe essere uno dei maggiori  punti di interesse del nostro comune. 

   Come si vede dai dati sulle presenze del 2023 pubblicati dalla Regione Toscana, nei centri storici della nostra provincia Santa Maria a Monte risulta collocarsi negli ultimi posti con un numero di poco superiore alle 6.000 presenze annue e quindi circa la metà di quanto detto in consiglio comunale dal Sindaco per giustificarne la tassa. Un dato delle presenze che oltretutto è in calo rispetto al 2022 a ulteriore riprova che la nostra crescita turistica non c’è e non decolla. 

La tassa di soggiorno non  aiuta certo ad aumentare le presenze sul nostro territorio, sarebbero necessarie modalità diverse da quelle finora sperimentate; “ Il Borgo che vorrei”  portato avanti in continuità con la precedente amministrazione come una strategia vincente, si è rivelato un flop costando  oltre 400mila euro mentre le presenze  da circa 27.000 nel 2013 si sono ridotte ai numeri di oggi,  dimostrazione che le modalità finora utilizzate non sono certamente servite a rendere il nostro comune, situato sulla “fiorita collina tosca”, appetibile ad un turismo che cerca spazi del buon vivere e di bellezze storiche, artistiche e ambientali.  

 Noi crediamo che sia necessario valorizzare le nostre eccellenze artistiche e culturali, il nostro ambiente, curandone la manutenzione, la viabilità, l’accesso e la possibilità di parcheggiare, questi sono i presupposti per favorire la vocazione turistica di Santa Maria a Monte.  

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