Finestroni antincendio per il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio

Il salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio ha otto nuovi finestroni, di cui sei antincendio Fire Safety Engineering per la prevenzione e pianificazione dell'emergenza incendio del palazzo. I nuovi serramenti, dopo nove mesi di lavori, sono stati collaudati oggi alla presenza della vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini, dell’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci e dello sponsor Capoferri Serramenti, insieme ai tecnici del Servizio Belle arti del Comune.

“Un intervento importante che ha richiesto nove mesi di lavoro ed è stato realizzato senza mai chiudere il museo al pubblico - ha detto la vicesindaca Bettini -. Un progetto innovativo portato avanti nell’ambito di un piano di restauri e recuperi che nell’ultimo mandato ha visto raddoppiare le risorse impiegate, passando da 60 a 120milioni di euro, e che in questo caso vede l’impegno di uno sponsor privato come Capoferri Serramenti al quale vanno i nostri ringraziamenti”.

“Un intervento che esalta i tesori del Salone dei Cinquecento grazie alla generosità dello sponsor privato Capoferri Serramenti - ha detto l’assessora Meucci - che ha realizzato il progetto antincendio, mettendo al servizio del palazzo una tecnologia avanzatissima. Il sistema infatti è stato certificato dai Vigili del Fuoco anche senza la realizzazione di opere architettoniche, ma solo con la sostituzione dei serramenti ad apertura automatica in caso di incendio. Dal punto di vista estetico, i serramenti hanno avuto il via libera della Soprintendenza in quanto non alterano in alcun modo l’immagine precedente”.

L’intervento, per un importo di 165mila euro, ha previsto la creazione di una sorta di ‘filtro al fumo’ nel cuore del palazzo realizzato attraverso il Salone dei Cinquecento. La posizione baricentrica del salone, che finora ha presentato un punto di criticità dei flussi di esodo nel palazzo, rappresenterà invece il fulcro della nuova organizzazione antincendio dell'intero edificio. In base alle simulazioni sulla propagazione dell'incendio, i nuovi infissi meccanizzati (singolarmente su lati opposti o tutti insieme), consentono infatti l'uscita dei fumi di combustione, del calore e degli inquinanti al di fuori della sala utilizzando le aperture come camino di ventilazione. Questa soluzione consente di migliorare notevolmente le condizioni per gli utenti, dando maggiore tempo per l'esodo e una riduzione dell'esposizione al calore delle opere d'arte, in particolare del cassettonato vasariano.

Nella costruzione dei nuovi serramenti lo sponsor ha rispettato i vincoli e le necessità monumentali del palazzo, proponendo la soluzione tecnologica delle aperture meccanizzate con un'alta visione specialistica sia per la meccanica che per l'elettronica. L'automazione richiesta per i serramenti scorrevoli in legno su via dei Gondi e in metallo a battente su via della Ninna ha previsto il rispetto delle sagome, delle dimensioni e dei prospetti nella loro massima conservazione. E’ stato usato un vetro stratificato anziché un vetro camera per non alterare il microclima interno del salone, oltre che l'aspetto estetico. All'interno dei profili in legno sono stati inseriti piatti in acciaio per poter mantenere snelli i serramenti e allo stesso tempo garantire un'elevata resistenza al vento. L’automazione è stata pensata con un'interfaccia intuitiva per facilitare l'utilizzo ordinario di apertura e chiusura, anche in modo da migliorare la ventilazione e aerazione del salone nel periodo estivo.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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