Vita Indipendente, il Garante per i Diritti dei Disabili del Comune di Fucecchio esprime preoccupazione per le modifiche regionali

Il Garante per i Diritti dei Disabili del Comune di Fucecchio, Mariano Gasperini, esprime preoccupazione per il rischio che oltre mille disabili in Toscana possano perdere la loro condizione di "vita indipendente" a seguito della delibera 1577/2023 approvata dalla Regione nello scorso dicembre. Un atto nel quale verrebbe cancellata la definizione di "vita indipendente" così come riconosciuta anche nei trattati dell'ONU.

"Una definizione che la Toscana aveva fatto propria circa 20 anni fa - dice Gasperini - e che poneva la nostra Regione all'avanguardia per quanto riguarda la tutela dei diritti e l'assistenza ai disabili. Domani anche io stesso parteciperò a Firenze, davanti alla Regione, alla manifestazione promossa da molte associazioni dei disabili proprio per denunciare questo rischio gravissimo. Circa 1.100 cittadini con disabilità al 100% rischiano di trovarsi di fronte alla scelta di essere inseriti in una Rsa (con costi più alti e minore flessibilità) oppure di non essere più indipendenti. Questo riguarda quei disabili che hanno necessità di un assistente personale per espletare le loro funzioni fisiologiche e umane in sicurezza, così come certificato dalle commissioni mediche delle ASL. Cittadini che rischierebbero di trovarsi senza il sostegno finora garantito e fornito dalla Regione. Una situazione gravissima a cavallo tra il sanitario e il sociale che tocca i diritti previsti dall’art 3 della Costituzione. Alcuni cittadini del nostro comune, disabili al 100 %, mi hanno manifestato la loro preoccupazione per un futuro che non prevederebbe più per loro la libertà di muoversi e agire con un assistente personale ed avere, pur con i limiti e le difficoltà del caso, la Vita Indipendente che per un tetraplegico è semplicemente bere un bicchiere d’acqua o mangiare quando ne ha voglia".

Una situazione allarmante, secondo Gasperini, che non riguarda soltanto i disabili ma anche gli oltre mille lavoratori che sono assunti dai disabili e pagati con il fondo regionale per la Vita Indipendente. Circa duemila persone interessate che in mancanza di fondi regionali dovrebbero rivolgersi ad altre istituzioni per riuscire a continuare ad avere assistenza nell'espletamento delle loro funzioni fisiologiche, a garanzia dell'incolumità e della sicurezza del disabile stesso.

"Da vari disabili e dalle loro associazioni - prosegue il Garante dei Diritti Mariano Gasperini - ci arriva una disperata richiesta di aiuto per timore di perdere quella indipendenza che gli era garantita dall'avere a fianco un assistente personale. Credo che questo nostro appello debba essere fatto proprio da tutti i rappresentanti delle Istituzioni affinché facciano pressione sulla Regione Toscana. Mi adopererò personalmente e insieme ai Garanti dei Disabili per un confronto costruttivo con le istituzioni e con gli organi regionali nello specifico. La nostra regione deve rimanere un esempio per l'assistenza e l'indipendenza dei disabili come lo è stata fino ad oggi garantendo a tutti i cittadini i diritti della nostra Carta Costituzionale. La Toscana, che per prima ha recepito le istanze dei disabili, continui con noi e non per noi, questo è quello che chiediamo, quello che chiedono le associazioni che sono composte da disabili e non per i disabili. Vorremmo che la Toscana restasse all’avanguardia, che continuasse ad essere la terra dei diritti".

Fonte: Ufficio Stampa

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