Vinicio Berti e Mario Nuti. Due importanti artisti fiorentini che hanno contribuito allo sviluppo dell'astrattismo classico nel panorama artistico italiano. Sabato 23 marzo dalle ore 17:00 nel nuovo spazio in via G. Marconi, 6 a San Miniato Basso (PI) in occasione della mostra dedicata alle due importanti figure artistiche. Ingresso libero
Vinicio Berti (Firenze, 11 giugno 1921 – Firenze, 1991) è stato un pittore, illustratore ed autore di fumetti italiano.
Tra i fondatori dell’Astrattismo classico fiorentino fu una delle personalità artistiche più significative del dopoguerra.
Ha seguito studi di tipo tecnico-industriale ed artistici. Dal 1942 esordisce con opere di carattere realista-espressionista, iniziando così la sua partecipazione al movimento di rinnovamento dell’arte contemporanea italiana. Nel 1945 fonda insieme al pittore Bruno Brunetti, Fernando Farulli, Gualtiero Nativi e al poeta Alberto Caverni, il giornale culturale rivoluzionario Torrente.
Alla pittura astratta approda nel 1947, dopo una fase di rilettura del cubismo e del futurismo (1945 – 1947).
Con Bruno Brunetti (pittore), Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi e Mario Nuti fonda il movimento Astrattismo classico.
Nel 1963 riceve a Firenze il premio Il Fiorino.
Parallelamente alla sua attività di pittore svolse l’attività di illustratore e fumettista in pubblicazioni per ragazzi.
Il suo esordio in questo campo avviene nel 1947 con una sua versione di “Pinocchio”. Nei decenni successivi illustrerà le storie di personaggi come ‘Gian Burrasca’, ‘Ciondolino’, ‘Chiodino’ e ‘Atomino’ per le riviste Pioniere, Il Pioniere dell’Unità e Pioniere Noi Donne.
Mario Nuti (Firenze, 1923 – Firenze, 1996) è stato un pittore italiano.
Alla fine degli anni trenta frequenta, a Firenze, la Scuola d’Arte di Porta Romana.
Giovanissimo è influenzato dal novecentismo del concittadino Ottone Rosai, ma anche dal realismo visionario di Mario Sironi.
Negli anni del primo dopoguerra, dopo un periodo neocubista, è tra i fondatori dell’astrattismo classico.
Questo importante movimento andò formandosi nell’immediatezza della fine della seconda guerra mondiale, ma si consolidò promulgando comuni e chiari intendimenti nel 1950, anno in cui fu pubblicato a Firenze il Manifesto dell’astrattismo classico, firmato dai pittori Vinicio Berti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini, Gualtiero Nativi e appunto Mario Nuti.
Fonte: Greco Arte
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