Deidda: "Keu non ha inciso nel mio lavoro. Ho rifiutato candidatura per il terzo mandato"

Giulia Deidda
Giulia Deidda (foto gonews.it)

"Ho fatto dieci anni bellissimi e un periodo meno bello per il Keu. Non mi sono dimessa perché il mio è un ruolo elettivo, sentivo il senso di responsabilità". Parla senza peli sulla lingua Giulia Deidda nella conferenza di fine mandato. Dopo dieci anni da sindaca di Santa Croce sull'Arno finirà la sua esperienza, non si ricandiderà. La conferenza di fine mandato è il momento per parlare apertamente anche della questione Keu. Il 12 aprile partirà il processo con la richiesta di rinvio a giudizio, "probabilmente ci sarà un rinvio" spiega la sindaca, ma l'impatto dell'inchiesta sul suo lavoro sembra essere minimo.

"Il Keu fattivamente non ha inciso nel mio lavoro quotidiano" dice Deidda, che nei giorni scorsi ha scritto pure a Luca Lotti: "Lui è stato assolto dopo sette anni e due mesi, spero di essere la prossima, sono già a tre anni. I tempi della giustizia incidono sulla nostra vita. Ho vissuto l'avvio dell'inchiesta mentre stavo aspettando mia figlia Celeste. La narrazione della vicenda poi non è stata clemente".

Parlando poi del futuro politico e lavorativo, Deidda ripercorre la sua carriera: "Nel 2004 sono entrata in Consiglio comunale, ho fatto il percorso che dovrebbero fare tutti prima di sedere su questo 'seggiolone'. A 26 anni Osvaldo Ciaponi mi ha nominato vice sindaca, chiudo a 42 anni. Sono una donna che viene dalle Feste de L'Unità, ho acquisito molte competenze da sindaca. Farò come fanno tutte le persone, cercherò opportunità, mi metterò a studiare, farò concorsi pubblici. Non farò solo la mamma, si può fare la mamma anche facendo la sindaca".

"La politica non la possiamo mai lasciare" continua Deidda. "Ci sono tanti modi di fare politica. Fatemi fare l'operaia, ho detto in assemblea PD". L'opzione del terzo mandato era percorribile a Santa Croce, che per poche centinaia di cittadini in meno non supera i 15mila abitanti. "Il partito mi ha chiesto se ero disponibile a una ricandidatura, ho detto no perché non condivido la scelta del terzo mandato. È stata una scelta mia, non potevo rifarlo, dieci anni bastavano. Adesso mi metto al servizio della comunità".

 

Elia Billero

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