Mugello e sanità, i sindaci: “Ecco le riforme che servono"

L’Assemblea della Società della Salute, infatti, nella seduta del 29 Febbraio, ha comunicato all’unanimità di non esprimere un parere sulla riorganizzazione della Continuità Assistenziale almeno fino a quando non sarà ufficialmente comunicata una decisione sulla riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza ed in particolare in riferimento al mantenimento o meno del Medico destinato al servizio di Barberino di Mugello.

“Come abbiamo avuto modo di ribadire a più riprese negli ultimi mesi, sia pubblicamente che durante gli incontri istituzionali con le parti coinvolte – spiegano i Sindaci in una nota congiunta - il territorio del Mugello non può essere considerato, in ogni forma di riorganizzazione dei servizi, alla stregua di altre zone che hanno la stessa popolazione, ma dimensioni territoriali molto più ridotte.

Stiamo parlando di un’area che ha un’estensione di oltre 1100 chilometri quadrati, molti dei quali situati in posizione montana o pedemontana e con una distribuzione degli agglomerati abitativi molto capillare: un territorio, quindi, da presidiare nella sua totalità. Il Mugello è inoltre toccato dalla più importante arteria viaria d’Italia, l’Autostrada A1; un aspetto che necessariamente deve essere considerato e che assume una valenza importante nell’ambito della gestione delle emergenze. Per questo, continuano i Sindaci, la riorganizzazione del Servizio di Emergenza Territoriale deve essere pensata nella sua totalità: riforma della Continuità Assistenziale e del 118 devono fare un percorso unico e devono tenere in considerazione le esigenze, i bisogni e l’attenzione di cui il Mugello necessita. Questo, concludono i Sindaci, è quello che nuovamente ribadiamo.

Fonte: Ufficio Stampa

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