In età da scuola era già sui banchi, ma quelli del Consiglio comunale. Passo dopo passo, il giro tra cittadini e attività di Alessio Mantellassi si sta per concludere: "Investire ascolto e attenzione sulle frazioni"
Classe 1995, jeans e sneakers ai piedi, passo dopo passo incontra e ascolta i cittadini nei quartieri. C'è chi lo riconosce, chi gli fa cenno da lontano, chi si ferma per scambiare due chiacchiere e chi, con qualche anno sulle spalle, racconta aneddoti e ricordi personali. Succede soprattutto a Ponte a Elsa, dove è cresciuto e dove tutti lo conoscono: "Ciao Alessio!", esclama qualcuno mentre qualcun altro lo avvicina per fargli notare un problema da risolvere. Non solo in strada, ma anche nelle attività, nelle botteghe, nelle case. Si ferma alla porta degli esercizi commerciali, entra ed incontra chi lavora in quella frazione. Il tutto sempre a piedi, mezzo di trasporto scelto per la sua campagna.
Questa la giornata da candidato sindaco di Alessio Mantellassi, in corsa per il centrosinistra alle prossime amministrative di giugno 2024 a Empoli. Un percorso giunto quasi al termine, chiamato proprio "passo dopo passo", iniziato il 20 gennaio e che ha portato il 28enne nelle frazioni di Empoli, per un totale di 28 tappe in 23 giorni. Come da calendario oggi, 21 febbraio, è stata la volta di Ponte a Elsa, da dove proviene il candidato. Un'uscita dunque "giocata in casa" per Mantellassi, che oltre alle aziende ha fatto visita alle realtà sportive.
"Ho percepito che l'idea della campagna a piedi è piaciuta" racconta. "È stata utile perché mi ha consentito di poter vedere con calma tante cose, che magari girando in macchina non si vedono, dialogare con le persone anche durante il tragitto e non solo nei luoghi dove mi aspettavano. La formula di un giorno pieno in un posto consente di poter dedicare tempo a chi ti vuol parlare, senza fretta. Ha funzionato anche perché ci sono stati tanti volontari che in ogni zona mi hanno accompagnato e hanno organizzato il giro". Faccia a faccia con i cittadini, un'occasione "per parlare dei temi più delicati, conoscere criticità e peculiarità di un territorio".
Il 13 dicembre, giorno dell'annuncio della candidatura, "avevo espresso il bisogno di ridare attenzione maggiore alle frazioni. La campagna vuol dire questo" prosegue Mantellassi, in una sosta durante il tour di Ponte a Elsa ai giardini vicino alle scuole, popolati subito dopo la campanella del pomeriggio dai bimbi. "Investire ascolto e attenzione sulle frazioni" mentre, "l'amministrazione dovrà tenere un equilibrio. Il centro dovrà continuare a crescere, sia sotto il carattere commerciale sia con il potenziamento culturale, non solo con l'apertura del teatro ma anche con il rilancio di alcune attività, come un centro per l'arte in piazza dei Leoni che si ispiri al modello di Palazzo Blu di Pisa". E ancora, "un nuovo piano sosta che preveda anche un parcheggio sotterraneo, la ristrutturazione più facile delle abitazioni. Il tutto accanto a piccoli e medi investimenti sulle frazioni, più alcune opere che ricongiungono tutta la città". E tra queste, Mantellassi cita tre piste ciclabili da Villanuova al centro, da Fontanella lungo la 429 e infine da Martignana fino a Cascine. "Poi c'è l'esigenza di portare servizi nelle frazioni" aggiunge, facendo ancora gli esempi di Villanuova, Monterappoli, Fontanella e la stessa Ponte a Elsa, "da un lato il progetto Urp di prossimità, dall'altro un punto prestito biblioteca, almeno una volta a settimana". Infine le politiche commerciali, "in alcuni quartieri più grandi, come Ponzano o Santa Maria, iniziative di valorizzazione con le associazioni di categoria ma anche trovare strategie per le piccole botteghe, realtà preziose e di presidio costante sul territorio".
Camminando nelle frazioni, c'è già un elenco per Mantellassi "di priorità, che faranno parte del programma". Ancora sei le giornate in zone diverse, da percorrere passeggiando fino all'ultima data, il 28 febbraio nel quartiere Corea. Nativo della Generazione Z, nonostante l'età anagrafica sono dieci anni che Alessio Mantellassi siede ai banchi del Consiglio comunale: prima come consigliere dal 2014 quando di anni ne aveva 18, poi come presidente a 23 anni. Adesso lo step successivo, come candidato sindaco. Una storia che però parte da lontano: "La primissima esperienza che ho fatto di candidatura è stata in seconda superiore, per la consulta provinciale di Firenze degli studenti. Fu per caso, per curiosità - riavvolge il nastro Mantellassi - fui eletto per la mia scuola. Poi ho fatto il rappresentante di istituto, in contemporanea esperienza di militanza nel Pd". Alla possibilità di diventare consigliere, "decisi di misurarmi: avevo come zona di riferimento proprio Ponte a Elsa e, dal fatto che il "ragazzo di paese" si fosse candidato, riscontrai fiducia".
Fino ad oggi, con il nuovo obiettivo: "Durante gli incontri con i cittadini, un signore a Ponzano mi ha detto che l'ascolto nelle frazioni dovrà continuare nei prossimi anni. Prossimità e ascolto infatti saranno un metodo di governo non solo una campagna. Vuol dire fare scelte da condividere sul territorio in cui ricadono - conclude Alessio Mantellassi - vivere i luoghi e aggiornarsi costantemente sulle priorità".
Margherita Cecchin
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