In un momento difficile segnato da tre sconfitte consecutive, meglio partire dalle cose sicure, i numeri. L’Use Rosa Scotti viaggia a quota 20 in classifica, all’ottavo posto, l’ultimo buono per i playoff. Il vantaggio sulla nona, la Cestistica Spezzina, è di 4 punti che poi in realtà sono 6 visto che le biancorosse hanno il vantaggio della differenza canestri avendo vinto in casa di 9 e perso fuori di 4. Alla fine mancano 7 partite. Di queste tre sono in casa con Stella Azzurra, Broni e Basket Roma e quattro fuori, sabato a Mantova e poi a Carugate, Torino e Derthona. La premessa per dire che, se è vero che la sensazione che la squadra ha lasciato sabato sera nel match perso con Selargius non è certo buona, è anche vero che conviene non dare il calcio al secchio del latte visto che l’obiettivo playoff, tutt’altro che scontato alla luce del livello tecnico del girone, è ancora ampiamente alla portata. Questo non vuol dire che ci si può cullare sugli allori pensando che chi è dietro non riuscirà a rimontare e che si debba smettere di guardare avanti, ma solo che il difficile momento va comunque affrontato con la necessaria calma e la consueta lucidità senza farsi prendere dalla frenesia correndo così il rischio di dimenticare quanto di buono fatto fino ad oggi.
“Siamo reduci da tre sconfitte ed è quindi un periodo buio della stagione – esordisce coach Alessio Cioni – c’è da capire come rialzarci e cercheremo di fare il massimo per trovare la strada giusta che ci possa portare fuori da questo momento. Alcune ragazze non hanno giocato ai loro livelli, Castellani ha avuto problemi fisici anche se questo non deve essere un alibi, l’intensità difensiva non è stata quella giusta ed ecco quindi che alla fine è arrivata la sconfitta. Credo, allo stesso tempo, che sia giusto sottolineare la grande partita di Ruffini che, dopo una settimana difficile seguita all’infortunio al ginocchio di La Spezia, ha giocato su alti livelli mettendoci l’anima, il cuore e la testa. Alla fine siamo arrivate cotte specie sulle esterne ma, se le giocatrici che per noi dovrebbero fare la differenza finiscono con un rendimento inferiore, diventa difficile non solo vincere le partite ma anche dare riposo a chi è stanca come Ruffini che, però, non potevo togliere dal campo”.
“Ed ora – aggiunge – ci mettiamo come sempre a lavorare cercando di capire mentalmente dove andare a toccare le corde giuste. I mezzi tecnici per rialzarci ce li abbiamo dopo una prima parte di stagione lunga e su buoni livelli. Le ragazze sono le stesse e quindi possiamo trovare il modo di venirne fuori rimettendoci in marcia. Non dimentichiamoci che tante partite, come queste tre ultime, le abbiamo perse proprio nel finale”.
Fonte: Ufficio Stampa Use/Use Rosa
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