La morte di Alekej Navalny nella prigione in Siberia è la cronaca di una morte annunciata e per questo profondamente drammatica. Era solo questione di tempo, visto che Putin aveva già tentato di assassinarlo con l'avvelenamento nel 2020. Navalny era cosciente dei rischi ed aveva messo in conto, con il rientro in Russia dall’esilio, anche questo tragico esito.
Inoltre, le autorità russe in queste ore hanno lanciato una vasta campagna persecutoria nei confronti di coloro che vogliono commemorare il dissidente.
Queste azioni non solo mostrano una clamorosa insensibilità ma anche la natura liberticida del regime russo, oltre che un’evidente violazione dei diritti alla libertà di espressione.
La Città di Vinci, che ha avuto martiri nella lotta per la liberazione dall’occupazione nazifascista, molti cittadini privati dalla libertà dal tribunale speciale, non può non prendere una netta posizione contro il fascismo russo, con un’azione simbolica che ricordi un oppositore ucciso nella battaglia per la democrazia.
Nel prossimo Consiglio Comunale presenteremo una mozione urgente per conferire ad Aleksej Navalny la cittadinanza onoraria di Vinci o l’intitolazione di un luogo pubblico. Ci auguriamo che la proposta possa incontrare il sostegno di tutte le sensibilità politiche.
Il sindaco Giuseppe Torchia e il capogruppo PD Vinci Francesco Marzocchini
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