Un regolamento per le botteghe storiche empolesi: approvazione all'unanimità

La premiazione di un negozio storico

Un percorso che la maggioranza e l’opposizione hanno fatto insieme. Si tratta del primo Regolamento a tutela delle “Botteghe storiche empolesi”. La delibera è stata discussa e approvata all’unanimità nella seduta consiliare di ieri, martedì 13 febbraio 2024.

Alessio Mantellassi, presidente del Consiglio comunale di Empoli, sottolinea: «Grazie alla presentazione di una mozione su questo tema del gruppo Fratelli d’Italia, abbiamo approvato tutti insieme, un vero Regolamento che intende promuovere e sostenere quelle attività commerciali, di somministrazione alimenti e bevande e quelle imprese artigiane che sono radicate nel nostro territorio da almeno quarant’anni, che hanno intrinseco un valore storico e culturale, fregiandosi così del titolo di ‘Bottega storica empolese’. È un grande risultato per tutta la città».

REGOLAMENTO e REQUISITI - Il Comune di Empoli, attraverso il presente regolamento, intende promuovere e sostenere, negli ambiti di propria competenza, gli esercizi commerciali, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e le imprese artigianali situate in tutto il territorio comunale, che presentino un intrinseco valore storico e culturale ed una radicata tradizione nel tessuto urbano, che ne facciano espressa richiesta in Comune. Per ottenere il titolo di Bottega storica, le attività dovranno presentare domanda su modello predisposto dal Comune. L’Albo sarà consultabile sul sito internet del Comune stesso. Gli esercizi sopra individuati sono considerati come un bene di interesse comunitario, facente parte del patrimonio della città di Empoli e, come tali, riconosciuti meritevoli di particolare tutela; gli stessi potranno acquisire il titolo di Bottega storica se in possesso dei requisiti previsti dal presente Regolamento. Il titolo di Bottega storica può essere riconosciuto esclusivamente per motivi di anzianità, quando siano stati raggiunti i 40 anni di attività nello stesso locale, senza passaggi di proprietà.

COMUNICAZIONI - In apertura del Consiglio comunale, il presidente del Consiglio Comunale, Alessio Mantellassi ha fatto quattro comunicazioni differenti, momenti di ricordo. Ha voluto commemorare il 27 gennaio, Giorno della memoria, "della memoria dei deportati e della Liberazione del campo di Auschwitz, ma più in generale della deportazione di tante persone e per tante differenti ragioni, come la deportazione politica che toccò la nostra città, l'8 marzo".

Il presidente Mantellassi ha quindi dedicato una commemorazione alla Giornata del Ricordo, "della memoria delle Foibe, una riflessione sul confine orientale per ricordare i morti a causa delle repressioni ma in generale chi sul confine orientale ha subito anche da parte dell'Italia e del Regime fascista soprusi e violenza" prima di passare al 13 febbraio, "quando 79 anni fa, 530 volontari della Liberazione partirono da piazza del Popolo, la piazza di quel popolo che quel giorno si riunì per andare a liberare quel pezzo di Paese che non era ancora libero. Per questo abbiamo voluto finanziare una ricerca per andare a riscoprire la storia, quella storia, attraverso strumenti scientifici per ricordare la grande generosità della nostra città".

L'ultima comunicazione, ha concluso Mantellassi, "riguarda Silvano Calugi, scomparso di recente. Una storia, la sua, profondamente legata alla città, un dirigente politico che militò nel Partito Comunista, ne fu segretario di zona per poi diventare amministratore, entrando in consiglio, divenendo assessore e quindi il sindaco di Empoli dal 1980 al 1985. Ha poi proseguito l'impegno in Consiglio regionale e quindi dal 1988 come assessore regionale per poi nel 1990 divenire consigliere regionale. Senza incarichi politici, negli ultimi anni è stato comunque impegnato in battaglie importanti in città, in realtà associative locali. Credo che la nostra città debba porgergli un ricordo affezionato e istituzionale". Spazio quindi a un minuto di silenzio per onorare la memoria di Calugi e in segno di vicinanza alla sua famiglia.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa



Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro

torna a inizio pagina