A Vinci saranno le primarie a decretare il candidato sindaco del PD e del centrosinistra. Lo scorso 14 novembre l'assemblea locale del partito ha infatti avanzato i nomi di Sara Iallorenzi e Daniele Vanni. La prima è attualmente vicesindaco e assessore con delega alla cultura, il secondo è il segretario del Pd di Vinci (poi auto-sospesosi per non sovrapporre i ruoli).
In esclusiva per gonews.it, i due candidati hanno risposto ad alcune domande riguardanti i temi più scottanti per il futuro del comune di Vinci, dallo sport alla Cultura, dalla Multiutility al trasporto pubblico, dal commercio alla viabilità.
Strutture sportive. Il campo comunale di Ripalta versa in condizioni pessime. La tribuna è chiusa al pubblico e inagibile e la struttura è tutt'altro che accogliente. Quali sono le prospettive?
Sara Iallorenzi: "Per l’impianto sportivo di Ripalta è stato già approvato il progetto per l’affidamento del servizio di gestione ed è stato pubblicato l’avviso di manifestazione d’interesse. La procedura di assegnazione, consistente nell’appalto di un servizio di gestione, con la previsione di un corrispettivo, terminerà a breve. La tribuna è un problema che ha l’impianto. Su tale progetto intendo lavorare per intercettare le risorse necessarie, mediante il credito sportivo o bandi regionali legati allo sport. Ho imparato a conoscere il grande valore dello sport durante l’esperienza precedente di assessore allo sport e sicuramente ne terrò di conto".
Daniele Vanni: "Nello sport bisogna crederci fino in fondo. Lo sport da sempre ricopre un ruolo determinante nella nostra cultura sociale e familiare grazie alla sua funzione educativa. Il campo comunale di Ripalta ha una storia alle spalle importante per la città e deve recuperare un ruolo centrale all'interno della nostra comunità. La tribuna va sostituita con una struttura sicura e adeguata per permettere alle famiglie di assistere alle partite, inoltre è necessario intervenire pesantemente sulla riqualificazione degli spogliatoi e la creazione di nuovi bagni. Penso che sia necessario realizzare anche un nuovo campino per giocare a calcio e uno dedicato al basket. Quell'area deve divenire centrale per l'attività sportiva all'aperto di giovani e bambini"
Viabilità. Alcune zone di Vinci hanno necessità di un intervento deciso nella ripavimentazione, come Sovigliana alta (via Grocco, via Fermi, via Galilei). Hai misure in programma?
Sara Iallorenzi: "Ogni anno l’amministrazione comunale destina delle risorse alle manutenzioni stradali, le quali, purtroppo, non sono abbastanza sufficienti per soddisfare tutte le necessità. Le strade citate già rientrano in un piano di programmazione di risistemazione. I lavori fatti da Telecom ed Open Fiber per la messa in opera la fibra ottica non migliorano la situazione. La fibra è un grande servizio per cittadini ed impese, rende più competitiva la nostra città, ma purtroppo l’ubicazione dei cavi ha determinato dei problemi al manto stradale, ma ha creato inevitabilmente dei disagi. Su questo c’è una sollecitazione continua verso Telecom e Open Fiber per effettuare i ripristini. La mia idea, su cui sto già lavorando e valutando la fattibilità economica, è quella di impostare un piano di global service con una società esterna. Questo ci permetterebbe di sostenere parte dei costi".
Daniele Vanni: "Sulla viabilità bisogna intervenire in due direzioni. La prima è mettere in campo un piano deciso di manutenzione delle strade e dei marciapiedi, soprattutto nelle zone periferiche rispetto alle arterie principali. In secondo luogo abbiamo la necessità di affidare uno studio sul traffico per capire quali sono i punti critici sulle nostre strade che nelle ore di punta causano code e ritardi. Da questo studio dovranno emergere le azioni da intraprendere per rivedere la viabilità e pianificare nuovi interventi che possano migliorare la situazione attuale soprattutto nella zona di Spicchio e Sovigliana".
Destagionalizzazione I negozi storici chiudono e non ci sono ricambi (né incentivi per aprire nuove attività), così Vinci è deserta, soprattutto d'inverno. Quale soluzione proponi?
Sara Iallorenzi: "Gli anni del Covid, hanno fortemente inciso sul tessuto commerciale del capoluogo perché strettamente legato al turismo. L’amministrazione con proprie risorse ha sostenuto, per quanto possibile, i costi delle utenze, riduzioni della parte variabile della Tari e sostegni agli affitti. Questo ha mitigato, seppur solo in parte, gli effetti devastanti della pandemia sul sistema commerciale.Il capoluogo è un borgo di circa 1600 residenti che ha un sistema commerciale caratterizzato da un’offerta legata sia al turismo che di vicinato. Sono presenti diverse attività di ristorazione alle quali tra qualche settimana se ne aggiungerà una nuova. Gli esercizi storici che hanno chiuso nel capoluogo lo hanno fatto per ragioni diverse da quelle economiche. Ci sono state di recente nuove aperture, è stata inaugurata una macelleria di prodotti di qualità, tra qualche settimana aprirà un nuovo ristorante. Risultano esserci imprenditori che sono alla ricerca di fondi in quanto interessati. Quindi il vero problema è riuscire a sostenere un flusso turistico costante anche durante i mesi invernali, in quanto la stagionalità è uno dei problemi di cui soffre il settore turistico. Per ridurre tale impatto negli ultimi anni da Assessore alla Cultura ho lavorato molto per promuovere Vinci come meta di turismo scolastico, attraverso l’offerta dei laboratori museali per le scuole. Quest’anno abbiamo portato due disegni originali di Leonardo a Vinci, grazie alla varie relazioni scientifiche instaurate e consolidate, sicuramente dovremo farlo anche nei periodo invernali con un’apposita campagna di promozione. Abbiamo enormi potenzialità e questo ci permettono di esplorare diverse strade. Per l’offerta culturale turistica abbiamo aderito di recente ad una delle più grandi piattaforme internazionali di prenotazioni online, visibile in 19 paesi del modo e pagabili in 40 valute, ampliando così anche la fascia turistica, lo step successivo dovrà essere quello della catalizzazione su Vinci di più interessi. I dati sulle prenotazioni delle prossime settimane ci dicono che questa è la strada giusta. Le prenotazioni sono veramente tante ed in crescita: questo significa ridurre ulteriormente il periodo della scarsa affluenza turistica invernale. Dobbiamo puntare in alto, Vinci ha le caratteristiche per diventare, ancora di più, il centro degli studi su Leonardo. Dobbiamo sempre più aprire Vinci al mondo e trovare nuove collaborazioni".
Daniele Vanni: "Il commercio a Vinci sta subendo gli effetti di un paese che si sta spopolando e di un turismo che non decolla. Serve un piano per entrambe queste situazioni. Sullo spopolamento abbiamo bisogno di migliorare i servizi e soprattutto incentivare il recupero degli immobili esistenti, semplificando le procedure, riducendo gli oneri e permettendo piccoli ampliamenti dove è possibile. Sul turismo dobbiamo mettere in atto il progetto numero 2 del nostro programma: Discover Vinci. Un progetto che parte dal presupposto che bisogna intervenire per trasformare il turismo mordi e fuggi in un turismo più stanziale, aumentando l'offerta culturale e trasformando Vinci in una vera città museo. Servirà anche creare un fondo per incentivare le nuove aperture di esercizi commerciali così come hanno già fatto altri comuni vicini a noi"
Trasporto pubblico. È possibile estenderlo, collegando con molta più frequenza, il borgo con le frazioni ed Empoli?
Sara Iallorenzi: "È possibile nella misura in cui si trovino le risorse necessarie per sostenere tale tipo di servizio, perché come avviene per tutto il traporto pubblico senza le risorse degli Enti locali il costo del servizio non è sostenibile con il solo biglietto. Questo è un problema che non si risolve con gli slogan e rifuggirei da coloro che promettono collegamenti stabili senza raccontare dove si trovano le risorse. Possiamo valutare un collegamento con la Stazione di Empoli per periodi dell’anno. Dobbiamo incentivare anche sistemi di car e bike sharing . Inoltre, bisogna lavorare per collegare il borgo di Vinci, e le varie frazioni come ad esempio Vitolini, con Spicchio e Sovigliana e quindi anche con la Stazione di Empoli attraverso una percorrenza dolce: penso ad un collegamento ciclo pedonale. Su questo molto è stato fatto negli ultimi anni, molto ancora rimane da fare. Quello che intendo fare è partire subito con la progettazione di un ulteriore segmento di percorso ciclo pedonale da Petroio all’area produttiva Mercatale, per poi proseguire verso il capoluogo. Tale azione è necessaria perché solo attraverso la definizione di un progetto definitivo esecutivo è possibile trovare opportunità di finanziamento dell’opera".
Daniele Vanni: "Dobbiamo lavorare su due aspetti. Il primo è il trasporto debole, ovvero il collegamento delle frazioni con i centri dove sono i servizi. Per farlo c'è un progetto attivo finanziato dalla Regione Toscana con un servizio navetta che spesso risulta insufficiente. Dovremo incrementare questo servizio mettendo sul piatto anche risorse comunali. Sul collegamento con Empoli serve rivedere il piano con la Città Metropolitana di Firenze che dovrà farsi carico di un'esigenza legata al turismo e ai ragazzi che frequentano le scuole empolesi. Abbiamo la possibilità di costruire anche un progetto sperimentale con alcune aziende che operano nel campo dell'innovazione per avere una navetta ad idrogeno che colleghi Vinci e Sovigliana con la stazione di Empoli"
Multiutility. Qual è la posizione?
Sara Iallorenzi: "La Multiutility è una opportunità nella misura in cui si costruisce un’azienda di dimensioni regionali, che superi l’attuale frammentazione del sistema dei servizi pubblici toscani, la cui proprietà sia in solide mani pubbliche, cioè nelle mani dei Comuni. Un’azienda cosi pensata che gestisca più servizi ha condizioni più favorevoli di accesso al credito, condizione necessaria per finanziare infrastrutture ed impianti per efficientare e garantire servizi di qualità a costi contenuti ai cittadini".
Daniele Vanni: "Oggi in Toscana abbiamo un'eccessiva frammentazione di aziende che si occupano dei servizi pubblici locali. Questo, rispetto ad altre realtà regionali, genera una scarsa capacità di pianificazione, la mancanza di razionalizzazione dei costi e poche possibilità di investimenti. Abbiamo costi troppo alti per quanto riguarda la spazzatura a causa della mancanza di impianti per lo smaltimento dei rifiuti e per il servizio idrico a causa di condotte obsolete che generano una perdita del 40% dell'acqua. Per questo motivo è necessaria la creazione di un'azienda che abbia una dimensione regionale e che possa avere una maggiore capacità d'investimento".
Frane e smottamenti. Visto quanto è successo lo scorso novembre, ci sono dei programmi di prevenzione circa la tutela del territorio?
Sara Iallorenzi: "Il 2 novembre Vinci come tante altri luoghi della Toscana ha toccato con mano gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici in atto. La quantità di acqua che è piovuta non ha paragoni negli annali pluviometrici. Parliamo di un evento con tempo di ritorno oltre centennale. Sul nostro territorio abbiamo catalogato oltre 160 frane. Abbiamo fatto tutto il possibile, nelle prime ore, per garantire assistenza ed aiuto ai cittadini ed alle imprese. Il nostro settore operativo ha lavorato intensamente, giorno e notte, per ripristinare la viabilità sulle strade collinari. A tre mesi dal quell’evento stiamo intervenendo con la modalità della somma urgenza per mettere in sicurezza il territorio. Abbiamo appaltato lavori per oltre 1.200.000 € per il ripristino dei movimenti franosi sulle strade di collina. Aspettiamo fiduciosi che il Governo garantisca ai comuni le risorse per uscire dalla fase di emergenza. Proteggere l'ecosistema del Montalbano, anche con apposite manutenzioni, è uno dei punti fondamentali del mio programma. Altro obiettivo di medio termine è quello di realizzare quelle infrastrutture necessarie per la salvaguardia idraulica del territorio almeno dal reticolo idraulico minore. Abbiamo presentato dei progetti alle Regione, insieme al Consorzio di Bonifica Basso Valdarno, per la realizzazione di casse d’espansione sul Torrente Streda e sul torrente Vincio. La realizzazione di queste opere idrauliche metterebbe in sicurezza varie zone del Comune oltre a Mercatale San Pantaleo. L’impegno sarà nel monitorare e seguire l’evoluzione di tale progetto per arrivare ad intercettare le risorse necessarie per realizzare le opere."
Daniele Vanni: "Nel comune di Vinci a causa degli effetti del 2 novembre ci sono state oltre 160 frane. La domanda è: quante di queste frane sarebbero state evitate con un'attenta manutenzione del territorio? La risposta è molte. I nostri nonni sul Montalbano hanno realizzato opere idrauliche per permettere una corretta regimazione dell'acqua. Dobbiamo recuperare queste opere e permettere a chi coltiva le nostre terre di ottenere una remunerazione adeguata attraverso nuovi incentivi. Se non facciamo questo, rischiamo un ulteriore abbandono delle terre e un ulteriore peggioramento della situazione. Serve recuperare il Patto del Montalbano con i 10 comuni coinvolti e provare a costruire insieme alla Regione Toscana un progetto che metta al centro queste problematiche e che riesca a tutelare gli agricoltori"
Comunità energetica rinnovabile. È possibile e fattibile pensare di avviarla nel borgo? O i vincoli paesaggistici ne minano la possibilità? E nelle frazioni?
Sara Iallorenzi: "La comunità energetica rinnovabile è una realtà: l’attuale amministrazione ha già dato l’incarico ad una cooperativa di costruire una comunità energetica nel capoluogo. La scelta del capoluogo non è banale è legata alla effettiva difficoltà dei residenti di poter utilizzare fonti di energia rinnovabile a causa dei vincoli paesaggistici ed architettonici che insistono in quella zona.Sicuramente questo della comunità energetica è un primo esperimento che parte sul capoluogo che è possibile successivamente estendere ad altre località del territorio comunale".
Daniele Vanni: "Le comunità energetiche rinnovabili sono una grande opportunità. Per anni in Italia abbiamo parlato della necessità di incentivare le fonti rinnovabili facendo poi il contrario con vincoli paesaggistici che minavano la possibilità anche di realizzare piccoli interventi. A Vinci dobbiamo limitare i vincoli e semplificare le procedure per l'installazione di impianti fotovoltaici. Inoltre potremo puntare sulla costituzione delle comunità energetiche che permetterebbero di condividere l'energia prodotta, evitando dispersioni e creando benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri azionisti o membri o alle aree locali in cui operano. Sul territorio del nostro Comune dovremo farci promotori di due Comunità di Energia Rinnovabile per la produzione di energia elettrica, una per la parte bassa del comune e una per la parte alta, seguendo le linee indicate dalla legge nazionale e dal GSE, differenziando così le fonti di produzione di energia e le tipologie di consumo in base alle caratteristiche diverse presenti sul nostro territorio. Questo permetterà di installare nuovi impianti di produzione di energia senza consumare suolo e terreni oltre a favorire pratiche di recupero di prodotti di scarto per la produzione di energia, come per esempio gli scarti agricoli delle potature delle piante che possono diventare una fonte di produzione energetica".
Cultura. Vinci è contrassegnata da un mix vincente di storia e architettura che rinnova il borgo. Hai in mente progetti per proseguire su questo solco?
Sara Iallorenzi: "Penso sia giunto il momento di immaginare Vinci come destinazione turistica intelligente, sostenibile e ricca di stimoli e di piacevolezza. Dobbiamo trasformare le politiche culturali in elemento strutturale di crescita economica. Attraverso la valorizzazione della formazione, della creatività, della produzione immateriale di idee. Inoltre la presenza di un tessuto imprenditoriale vivace e di imprese innovative può essere una grande opportunità ed un enorme stimolo. Occorre continuare sulla strada già intrapresa negli ultimi anni, attraverso: il completamento del progetto di riqualificazione urbana del capoluogo con le risorse del PNRR; lo sviluppo di una infrastruttura di mobilità leggera che colleghi il capoluogo con Spicchio e Sovigliana e la Stazione di Empoli; il potenziamento di progetti di economia circolare e investimenti nel digitale, in particolare orientati alla formazione professionale; il rafforzamento della relazione fra cultura e turismo. Per il Capoluogo il progetto ‘Vinci Immaginari Futuri’, già finanziato per 3.600.000 euro, è certamente l’intervento più significativo di rigenerazione urbana, relativo ad interventi di riqualificazione e valorizzazione del centro storico di Vinci. L’intervento porterà un netto miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, oltre al potenziamento dei servizi e delle attività culturali. Le opere previste renderanno più attrattivo e accogliente il centro storico, valorizzando luoghi e spazi pubblici e di conseguenza ci saranno nuove opportunità per i cittadini, potenziando il senso di appartenenza e di coesione della popolazione residente. ‘Vinci Immaginari Futuri’ consentirà di trasformare il capoluogo in una vera città turistica all’avanguardia. Questi elementi possono rappresentare i principali fattori di un processo di sviluppo economico e sociale di una Città come Vinci, ubicata nel cuore della Toscana".
Daniele Vanni: "Il borgo di Vinci, con la sua nave che sembra solcare le verdi colline del Montalbano, rimane un luogo unico con enormi potenzialità. Sono sicuramente importanti gli interventi legati al PNRR, con la riqualificazione di via Rossi, via Roma e Piazza della Libertà, ma non possono essere il punto di arrivo, ma devono essere quello di partenza. Abbiamo bisogno di nuovi parcheggi, una nuova viabilità e un nuovo sistema per l'accoglienza che preveda l'ufficio turistico situato nella parte bassa del paese. Oltre a questi interventi strutturali abbiamo bisogno di trasformare Vinci in una città museo creando un percorso all'interno del borgo con 7 opere che possano raccontare Leonardo Da Vinci nei 7 campi in cui ha studiato e ha maturato la sua genialità unica e ammirata in tutto il mondo. Scoprire e conoscere Leonardo visitando il paese questo per noi deve essere l'obiettivo per puntare ad un salto di qualità, per puntare ad nuovo sviluppo economico grazie al turismo e alla cultura".
A cura di Elia Billero
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