"Le passerelle elettorali del Partito Democratico debbono essere pagate a caro prezzo dai cittadini di Vinci. Per carità noi siamo i primi a sostenere l'importanza dell'arte e della cultura, però la battaglia di Anghiari, i fiorentini l'hanno vinta, e ai vinciani “in altra versione” costerà cara: fra artista, tecnici strutturali per i pannelli compresi, 25.000 euro. Fortuna volle che l’amministrazione comunale perdesse la causa della fonte di S.Amato con forti sconti di transazioni da pagare in risarcimenti di soli € 56.469,10, senza contare il precedente bagno di sangue di spese nella tenzone", dichiarano congiuntamente il capogruppo dell'opposizione Alessandro Scipioni ed il coordinatore di Forza Italia Andrea Parri.
"Visto che si piange sempre per presunte mancanze e discriminazioni nell'assegnazione di fondi dallo Stato centrale, che penalizzerebbero il comune di Vinci; non si capisce allora perché l'amministrazione riesca a fare determinate cose e non a risolvere i problemi correnti della vita della cittadinanza. Caso strano quando si tratta di tagliare i nastri prima della campagna elettorale, il PD non si fa più problemi di bilancio. Ancora più grottesco, anche se pienamente nella legalità, è che poi a tali progetti collaborino congiunti di membri della giunta. Per i quali non vi è obbligo legale di astenersi. Però si potrebbe riscontrare certamente una certa opportunità di stile in tal senso. Ultima nota negativa sembra che nessuno abbia pensato a coinvolgere le opposizioni in un momento collettivo come le commemorazioni della Shoah. Ma lo sappiamo bene il PD intende la cosa pubblica come cosa propria, al punto che sono convinti che siano le primarie le vere elezioni per la città di Vinci. Magari i cittadini questa volta castigheranno la loro vergognosa e costosa arroganza".
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