Polemica a seguito della richiesta del Comune di Firenze di vietare la proiezione del film 'Il Testimone' teatro dell’Affratellamento di Firenze, pellicola dedicata alla guerra in Ucraina considerato troppo filo-russo. La richiesta di proiettare il film era stata fatta dall’associazione Firenze Rinasce.
In una nota il direttivo del teatro "hanno deliberato all’unanimità di accogliere l’invito istituzionale, prima tra tutti la gentile esortazione del sindaco di Firenze, a rinunciare".
L’Affratellamento, oltre ogni polemica “certifica” che il film filorusso 'Il testimone' possa essere visto a Firenze; il film è serenamente al di sotto, riteniamo, della capacità critica e di discernimento della popolazione italiana, in particolare dei nostri concittadini fiorentini. Senza alcuna pretesa, ci sentiamo di dichiarare che questo film sia tanto mediocre quanto di propaganda, sì, ma molto al di sotto di innumerevoli altri film (di segno diverso, naturalmente) che abbiamo già visto e che, serenamente, abbiamo lasciato fruire anche ai nostri figli, ovvero e tutta la produzione eroico-epica di oltre un secolo di Cinema; Il Testimone è anzi un film modesto, per i contenuti e per l’ingenuità narrativa.
Tuttavia questo film concorre a disegnare il segno dei tempi che viviamo e ci ha fatto riflettere e discutere per questa opportunità tanto da ritenere che non sia un prodotto culturale da censurare. Il film quindi non sarà proiettato all’Affratellamento, poiché i membri del consiglio direttivo riunitisi per una visione del film, hanno deliberato all’unanimità di accogliere l’invito Istituzionale, prima tra tutti la gentile esortazione del Sindaco di Firenze, a rinunciare. La decisione, precisiamo, esclude totalmente il fatto che questo film inciti all’odio o alla violenza, tanto da essere considerato non adatto a una pubblica visione; nulla da e nulla toglie alle due parti in conflitto che non sia una cronaca di guerra: lutti, distruzioni, sofferenze della popolazione civile.
L’Affratellamento è un luogo e un Teatro storico, con profonde radici fiorentine e democratiche, che nutre una indiscutibile affezione istituzionale e che, da quasi 150 anni ormai, svolge il suo ruolo dentro la vita sociale e culturale della città, non senza gravi difficoltà più o meno recenti; riceve sostegni istituzionali di cui ringraziamo, onestamente ma senza alcuna flessione di subalternità. Non possiamo né vogliamo rinunciare a questa eredità di indipendenza e a questo libero esercizio di funzione pubblica. La visione del film all’Affratellamento è annullata, non ultimo, anche perché il tema stesso – che invece è molto importante – sarebbe stato deviato a causa delle sorprendenti reazioni che ha sollevato, nonché per i contenuti della proposta cinematografica in questione.
L’Affratellamento ritiene invece opportuno intervenire con concretezza critica e culturale sull’attualità e sulle gravissime preoccupazioni che l’informazione e il fronte bellico tra Ucraina e Federazione Russa, suscitano in tutta la popolazione a cui retorica e vacuità non sono sufficienti, anzi fuorvianti. Nel merito riteniamo di proporre una nuova iniziativa che coinvolga tutte le parti istituzionali in un dialogo aperto e un confronto critico con la cittadinanza, su tutti gli aspetti di questa guerra, al fine di conoscere e condividere quali sono le reali iniziative più utili per fermare la voce delle armi e la distruzione che, come sempre, colpisce la popolazione civile a beneficio di alcune economie su scala internazionale e non solo.
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune hanno criticato "le pressioni a cui è stato sottoposto da parte del Governo cittadino" il teatro. Queste le loro dichiarazioni: "Esprimiamo solidarietà al Teatro L'Affratellamento, per le pressioni a cui è stato sottoposto da parte del Governo cittadino, ricordando che i fondi pubblici si prendono tramite bandi, dove si definiscono i criteri. La scelta di non procedere alla proiezione del film "filo-russo" non è dovuta all'ipotesi che inciti all'odio, ritenendolo invece di qualità "scarsa". In pratica, ci pare di capire, non vale la polemica pubblica scatenata da Sindaco e Giunta. Ci dispiace molto per questa situazione. Anche perché in aula il Consigliere del gruppo Misto Asciuti si è espresso più volte in "solidarietà a Putin", ma il suo voto ha salvato almeno un paio di volte la maggioranza nell'approvazione delle delibere. Un conto è chiedere la pace, un conto alimentare le politiche di propaganda bellica. Le nostre posizioni sono state sempre chiare e con tranquillità evidenziamo che serve altro a Firenze, una classe di governo capace di favorire il confronto, non di alimentare teorie di sospetto e sfiducia nei confronti delle istituzioni".
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