Rapina al sottopasso di Empoli, in carcere un 22enne: provvedimenti anche per 3 minori

(foto di archivio)

Sono stati scoperti i 4 presunti autori della rapina ai danni della 83enne Carla Niccolini nel sottopasso pedonale della stazione ferroviaria di Empoli lo scorso 6 gennaio. Gli agenti del commissariato di Empoli assieme ai colleghi della polfer hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 22enne già noto alle forze di polizia. L'ordinanza è stata chiesta dalla procura ed emessa dal gip di Firenze. Il giovane è stato trovato lo scorso 18 gennaio nel Livornese e poi accompagnato in carcere. Su di lui erano stati raccolti importanti elementi appena due giorni dopo il fatto, quando era stato fermato durante un controllo nei pressi della stazione. Per gli inquirenti, l'aspetto era molto somigliante a uno degli aggressori ripreso nei video della sorveglianza cittadina.

Oltre a questo arresto, tre minori sono stati destinatari della misura cautelare della permanenza in casa. Il provvedimento è stato eseguito da polizia e polfer, emesso dal gip del tribinale per i minorenni di Firenze. Si tratta di ragazzi tra i 16 e 17 anni, residenti nel circondario. Anche in questo caso le telecamere della videosorveglianza hanno fatto la differenza, oltre al riconoscimento degli agenti della volante che proprio nel pomeriggio dell'Epifania è subito accorsa in aiuto. I giovani sono riusciti a fuggire ma i giovani, frequentatori assidui della stazione ferroviaria, sono stati poi identificati.

La figlia dell'anziana aggredita: "Questa misura sia solo l'inizio di una svolta"

L'83enne venne spinta e trascinata a terra, riportando fratture del bacino e a un omero - che le è stato ricostruito dai chirurghi con una protesi -, e un trauma cranico con perdita ematica. La figlia, che aveva reso nota la vicenda in prima battuta, ha commentato: "Sono contenta, ringrazio tantissimo le forze dell'ordine per il loro lavoro. Mi auguro però che questa misura cautelare sia solo l'inizio di un percorso. Aspetto con fiducia la pena del giudice nei loro confronti. E mi auguro che sia l'inizio di una svolta, il messaggio che deve passare è che chi commette violenza sotto qualsiasi forma debba pagare".

Il commento della sindaca Brenda Barnini: "Violenza non deve rimanere impunita

La sindaca Brenda Barnini e il questore Maurizio Auriemma (foto gonews.it)

"Vicende come quella avvenuta il 6 gennaio scorso sono fatti gravissimi, che non devono restare impuniti: la violenza non deve mai restare impunita. E non posso quindi che esprimere soddisfazione a nome dell'amministrazione e di tutta la comunità per l'esito delle indagini svolte dalla polizia. Indagini che, anche in questo caso, hanno potuto contare sull'aiuto prezioso delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza urbano. Un sistema sulla cui utilità, come evidenziato già in passato, crediamo con forza".

Lo sottolinea la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, appresa la notizia di cui sopra.

"L'aggressione subita dalla signora ci aveva fin da subito scossi, per le modalità con la quale era avvenuta, per la violenza e per l'assenza di scrupolo da parte degli autori, giovani e giovanissimi - ricorda la sindaca Barnini - Fin da subito avevo fatto appello alle forze dell'ordine, affinché le indagini divenissero una priorità di tutti e apprendere che i presunti autori sono stati individuati è una notizia importante e significativa. Credo sia un segnale importante anche nei confronti della vittima stessa e della sua famiglia, alle quali ancora una volta ci tengo a esprimere la vicinanza mia e di tutta la comunità".

"In questo periodo ho tenuto sempre i contatti con la figlia della vittima e stamattina ci siamo sentite per commentare la notizia relativa all'indagine svolta. Ringrazio il Questore Auriemma e gli agenti del commissariato empolese per l'attività svolta. Un'attività che ancora una volta conferma che investire, anno dopo anno, sul sistema di videosorveglianza urbana e sul suo sviluppo sia stata una scelta corretta, strategica, in primis per mettere a disposizione delle forze dell'ordine un ulteriore strumento di indagine".



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