Negli ultimi mesi le fiamme gialle di Livorno hanno sequestrato moltissima merce contraffatta, denunciando 18 persone ritenute responsabili dei reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.
Le indagini si sono protratte per diverso tempo con sopralluoghi, appostamenti, controlli anche nei centri di smistamento posta e dai corrieri. Alcuni pacchi sospetti per forma, mittente e destinatario avevano alcune volte nomi di fantasia (come Garibaldi, Lady G, ecc.)
La guardia di finanza ha identificato i veri destinatari della merce, ricostruendo da principio l’intera filiera del falso (produzione e distribuzione). Da lì sono nate le perquisizioni su Livorno e provincia che hanno portato al sequestro di circa 6.000 articoli per abbigliamento con i falsi marchi di Dior, Louis Vuitton, Gucci, Yves Saint Laurent, McQueen, Chanel.
Tra i vari articoli irregolari anche qualche orologio falso della Rolex, con tanto di scatola artefatta. Peraltro, l’ottima fattura e realizzazione dei falsi prodotti li avrebbe resi difficilmente distinguibili dagli originali, con un ipotizzabile complessivo ricavo dalla vendita al dettaglio di oltre 3 milioni di euro.
È verosimile oltretutto che buona parte della merce contraffatta – proprio in virtù all’elevata qualità delle illecite lavorazioni – non fosse verosimilmente destinata alla sola classica rivendita massiva (mercati o spiagge), bensì a “soggetti bene” disposti a pagare un prezzo che, inferiore rispetto a quello originale, permettesse di sfoggiare un articolo visivamente uguale a quello originale.
Le perizie eseguite sui campioni di prodotti contraffatti hanno confermato la natura contraffatta degli articoli sequestrati.
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