Cambio di genere, il ministero della Salute manda ispettori a Careggi

Ispettori ed esperti del ministero della Salute saranno oggi e domani all'ospedale Careggi di Firenze per avviare un Audit con i clinici del nosocomio in merito ai percorsi relativi al trattamento dei bambini con disforia di genere e all'uso del farmaco triptorelina.

Il capo della segreteria tecnica del ministero della Salute Mara Campitiello ha dichiarato ad Ansa che il confronto "non ha alcun intento punitivo, bensì di conoscenza sul campo dei percorsi messi in atto".

Il 20 dicembre scorso il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri aveva presentato un'interrogazione sulle procedure seguite dall'ospedale Careggi rispetto al trattamento della disforia di genere nei bambini e l'uso del farmaco triptorelina, autorizzato dall'Agenzia europea del farmaco per uso veterinario. Secondo Gasparri il farmaco "verrebbe somministrato a bambini di 11 anni senza alcuna assistenza psicoterapeutica e psichiatrica, con il presupposto, inaccettabile, che con la pubertà bloccata i bambini hanno tempo di esplorare la loro identità di genere e decidere se proseguire il percorso di transizione".

"Abbiamo ritenuto opportuno – ha spiegato quindi Campitiello – far partire un audit con l'ospedale proprio per fare chiarezza sulle dinamiche e l'iter del percorso di transizione".

Disforia di genere, Mazzetti (FI): “Grazie a FI ispettori a Careggi”

“Dobbiamo fare massima chiarezza sulle procedure adottate all’Ospedale di Careggi per la disforia di genere, nell’interesse dei minori coinvolti in questo delicato e difficile percorso. Grazie all’impegno di Forza Italia, sia con il Senatore Maurizio Gasparri sia con il Capogruppo in Regione Toscana Marco Stella, in questi giorni arriveranno gli ispettori del Ministero della Salute al Centro per la disforia di genere dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi per fare piena luce su procedure e soprattutto sul farmaco utilizzato. È una battaglia giusta e condivisibile, nell’interesse di persone fragili che devono essere aiutate e soprattutto devono essere accompagnate da una équipe di professionisti”. Lo afferma in una nota l’On. Erica Mazzetti, parlamentare toscana di Forza Italia.

Sanità, Stella (FI): "Bene ispettori a Careggi, occorre un approccio medico, non culturale e ideologico"

"E' molto positivo che oggi siano arrivati gli ispettori del Ministero della Salute, per valutare come avvengono i trattamenti per i piccoli pazienti che si sottopongono a terapie di transizione nel Centro per la disforia di genere dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi (Crig). Su un tema così delicato non possono esserci incertezze. In un'intervista del mese scorso a un quotidiano nazionale, una delle dottoresse responsabili del Centro di Careggi affermò che anche nel caso di un bambino, è lui/lei a dire come si identifica con la propria identità di genere, mentre sappiamo bene che a quell'età un supporto e un confronto con un adulto è fondamentale". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato 15 interrogazioni sul tema, emerso a dicembre grazie a un'interrogazione del senatore Maurizio Gasparri, a cui aveva fatto seguito un'interrogazione dello stesso Stella in Regione.

"Viene il dubbio che qualcosa non torni - osserva Stella -. E quando si tratta di minori, ogni dubbio va dissipato, indipendentemente da come uno la pensa sul tema specifico. Esiste o non esiste il team multidisciplinare di cui si legge sul sito del Centro di Careggi? C'è o non c'è un supporto psichiatrico per dei pazienti così giovani? Quanto tempo passa da quando avviene il primo contatto tra il giovane paziente e la somministrazione del farmaco che blocca la pubertà? E che età ha il ragazzo o la ragazza più giovane a cui è stata somministrata la triptorelina? Nel 2023 ci sono stati 150 accessi al Crig, e 26 prescrizioni del farmaco, vogliamo capire se vengono rispettate tutte le regole o se sono stati saltati dei passaggi fondamentali nel percorso clinico".

Nell'interrogazione di Forza Italia si chiede, tra le altre cose, "quante sono esattamente le sedute svolte dallo psicologo esperto nell'arco di un anno, per capire se il paziente soddisfa i criteri diagnostici per la disforia di genere; quanti sono gli incontri con lo psichiatra", ma anche "se sono stati valutati gli effetti a medio e lungo termine della triptorelina, farmaco antitumorale che riduce la produzione di ormoni e fa diminuire i livelli di testosterone nell'organismo portando alla sospensione dello sviluppo puberale, sul fisico dei piccoli pazienti" e "quante volte gli specialisti del Centro incontrano l'adolescente con i genitori prima della prescrizione del farmaco e dell'avvio del percorso di transizione".

Niccolai (Pd): "Stupiti da ispezione ministero salute su trattamento disforia genere a Careggi"

“Siamo stupiti della scelta del Ministero della Salute di avviare un’attività ispettiva all’ospedale di Careggi sul trattamento degli adolescenti con disforia di genere. Questo centro svolge un ruolo importante riconosciuto nel tempo da più autorità nazionali e internazionali. Siamo sicuri che verrà confermata la correttezza dei protocolli utilizzati nell’affrontare casi delicatissimi per famiglie e ragazzi che affrontano il problema della disforia di genere. Ci auguriamo che non ci siano strumentalizzazioni di questa vicenda sulla pelle delle persone, anche se già oggi leggiamo di partiti che si intestano la paternità politica dell’ispezione”.

Così Marco Niccolai, responsabile sanità del Pd toscano, sull’audit deciso dal Ministero della Salute a Careggi in merito ai percorsi relativi al trattamento degli adolescenti con disforia di genere.

Alessandra Nardini, assessore regionale alle pari opportunità
"L'ospedale di Careggi è un'eccellenza e ci lavorano professioniste e professionisti straordinari. È per questo che dovrebbe essere sotto i riflettori, non certo per una polemica ideologica e una strumentalizzazione evidente su una questione tanto delicata e personale come i percorsi di transizione di genere". A dichiararlo è l'assessora regionale alle pari opportunità della Toscana Alessandra Nardini, che prosegue: "Come ha specificato il collega assessore alla sanità Bezzini, il centro ha confermato la coerenza con le linee guida di tutti gli attori istituzionali e di AIFA. La questione non è certo sottrarsi a verifiche e approfondimenti, per cui è giusto garantire trasparenza, e voglio credere alle parole del ministro Schillaci sul fatto che si tratti solo di una verifica. È però chiaro che preoccupi molto un'iniziativa di questo tipo da parte di un Governo che ha già attaccato duramente i diritti delle famiglie arcobaleno e che più volte ha assunto posizioni ostili rispetto alla comunità LGBTQIA+. Non potremmo tollerare e permettere una crociata ideologica inaccettabile e un intralcio al lavoro di un centro di altissimo livello, un'eccellenza nel servizio psicologico e sanitario per persone e adolescenti transgender. Sarebbe un'azione gravissima - afferma Nardini - che colpirebbe in primis ragazze, ragazzi e famiglie a cui è giusto che il sistema sanitario nazionale garantisca percorsi adeguati, giovani e famiglie che vivono una situazione delicatissima, da trattare con il massimo rispetto e la massima professionalità, non certo con la furia dell'ideologia a cui la destra piega sempre queste questioni, alla ricerca di titoli sui giornali e di una sistematica riduzione dei diritti".

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