Acque tormentate in casa centrodestra per il candidato sindaco a Empoli, a ormai 5 mesi dalle elezioni di giugno 2024. Il fattore tempo non sembra spaventare la coalizione, ma i tira e molla quotidiani sono quasi al pari di quelli di Firenze. Tanto c'è dietro al 'niet' su un nome piuttosto che su un altro, e per questo le cose stanno andando per le lunghe (anche se nel 2019 le riserve vennero sciolte a metà febbraio). Andiamo più a fondo nella questione.
Campinoti a un passo
La missione dell'imprenditore Simone Campinoti, cercata o 'piovuta' da destra, di ottenere una candidatura con il sostegno del centrodestra è sempre più vicina. A portata di mano, quasi. Ma fosse anche al 99% il percorso per l'ufficialità, finché l'ok non è condiviso anche a livello toscano dai tre partiti, è come se niente fosse successo. Lo stesso Campinoti, interpellato da gonews.it, risponde secco: "Che i rumors ci siano, lo leggo anche io sui giornali, ma non so chi mette in giro queste voci, io non ne so nulla e pur confermando che ci si sta parlando anche concretamente da mesi ormai, ad oggi non mi risulta ci sia nulla di ufficiale".
Campinoti, dopo le dimissioni da Italia Viva, partito che a livello empolese non voleva essere associato con il centrodestra, si è tolto un peso importante per il quale l'avvicinamento a destra è più concreto. Se nel 2019 aveva sostenuto Brenda Barnini, il distacco dal Pd proprio con Italia Viva, lo sgomento per le politiche della città e infine l'addio anche al partito di Renzi, sembrano essere tappe di un percorso da uomo politico che ha trovato un'area di collocazione più centrata (e centrista). Non stupirebbe un avvicinamento a Forza Italia (c'è chi ha fatto proprio questo, partendo dal Pd, senonché ha poi lasciato però il partito fondato da Berlusconi solo dopo un mese).
Poggianti nega l'ufficialità e potrebbe fare lo strappo
Nella coalizione tripartita però c'è un punto fermo che da tempo chiede di stoppare il cammino lungo la strada intrapresa verso Campinoti. Si tratta di Andrea Poggianti, ex candidato sindaco nel 2019 per il centrodestra (ai tempi Fratelli d'Italia era il partner di minoranza del centrodestra nazionale).
Il consigliere e capogruppo a Empoli per il partito di Meloni "attende l'eventuale ufficialità" di Campinoti e a seguire "ascolterò quali sono i progetti per Empoli da Campinoti, sperando non siano solo parole al vento come annunciato sino a oggi".
Ma Poggianti rinuncerebbe alla candidatura a sindaco, dopo che è stata ventilata per mesi? "Non posso rinunciare a qualcosa che non è nella mia decisione, lo decidono i vertici regionali". Da qui l'affondo: "Qualora la scelta cadesse su un renziano senza progettualità, valuterò come io possa essere sempre utile per Empoli". Tradotto: sono pronto a candidarmi in modo autonomo.
Per Poggianti la probabilità che ci sia un candidato unico del centrodestra è "tra il 26 e il 30%". Il desiderio di rivincita dell'avvocato empolese però non è inascoltato. "I partiti del centrodestra al momento sono spaccati in modo trasversale, pezzi di ogni partito faranno scelte diverse". Quindi, qualcuno potrebbe essere pro-Poggianti fin dalla prima ora.
Forza Italia vuole moderare convergendo su Campinoti
A parlare per Forza Italia è Giuseppe Romano, in vista di una riunione a livello provinciale, dove verrà trattata anche la questione empolese. Il capogruppo forzista all'Unione dei Comuni invita alla moderazione. "Malumori? Siamo tre partiti, non siamo il Pd, non siamo un partito unico. È quasi fisiologico che ci siano queste schermaglie, sono vere. L'importante è che questi distinguo si concluderanno con una scelta unitaria". L'appello all'unità è uno dei capisaldi della candidatura: "Due sono i distinguo: preservare l'unità del centrodestra e che l'annuncio della candidatura lo debba dare il diretto interessato". Per i forzisti, Campinoti è "un candidato autorevole che può rappresentare la coalizione".
Ma l'ipotesi di un Poggianti 'svincolato' che si candida per conto proprio? "Il valore della coalizione è importante perché è l'unica coalizione che può contare con un raccordo del governo nazionale. Chi è nel centrodestra avrà un riconoscimento tangibile, nessuno dovrà essere umiliato. Fuori dal perimetro del centrodestra, c'è il deserto, al di là del risultato numerico". In latino si direbbe 'extra ecclesiam nulla salus', fuori dalla chiesa non c'è salvezza.
Ma tra le righe c'è un appello al 'rientro della pecorella smarrita', per parlare ancora in termini clericali. Il 'riconoscimento' è un dare e avere nel caso in cui la polemica rientrasse "Poggiqjanti avrà un giusto riconoscimento. Ha già fatto il candidato sindaco, su Empoli serve una diversa ipotesi. Non vogliamo avversare qualcuno ma presentare la soluzione migliore per i cittadini. Serve la saggezza di mettere da parte egoismi e ambizioni, se una persona ha un comportamento responsabile non c'è bisogno che niente gli venga promesso, avrà un suo tornaconto sicuramente".
Finendo con le citazioni in latino, per Forza Italia il sostegno deve essere inviato a Campinoti, con Poggianti in seconda fila a raccogliere voti e preferenze, mandando un segnale forte alla coalizione. Tertium non datur, non ci sono terze opzioni (o candidature): "Avevamo valutato in questi mesi diverse possibilità, ma non ci sono altri nomi allo stato attuale". Perché siamo troppo avanti? "Sì, se n'è parlato tanto". Niente conigli estratti dal cilindro, insomma, per poter togliere l'empasse che dura da mesi.
Un terzo nome c'è (anche un quarto e un quinto)
A smentire questa cosa però è ancora Poggianti, che parla a nome di Fratelli d'Italia: "Stiamo cercando un terzo nome in extremis che possa evitare la spaccatura, ma che soprattutto sia più credibile e affidabile di Campinoti". Sul nome, bocche tappate, ma viene data una descrizione abbastanza circostanziata: "Una figura imprenditoriale, civica veramente. Di alto profilo e riconoscibile in termini di competenza e amore per Empoli". Si tratta di un imprenditore, con cui un colloquio c'è già stato. Ma non è il solo: "In totale ne vedremo tre, proprio perché non entusiasma quelli del mio partito, non solo me".
I no comment e i tavoli bloccati
Tra le parti in causa mancano commenti di rappresentanti importanti della coalizione. Il consigliere Federico Pavese di Fratelli d'Italia si trincera dietro un no comment (pochi mesi fa aveva avversato la candidatura Campinoti), Andrea Picchielli capogruppo della Lega in Consiglio comunale non svela le carte, se non affermando che "al massimo tra 15 giorni" il nodo sarà sciolto.
La Lega a livello comunale inoltre aveva lanciato, per bocca della sua segretaria comunale Tiziana Bianconi, un'altra candidatura alternativa a Campinoti. Dall'altra parte, in tempi non sospetti Picchielli aveva valutato positivamente la possibilità di un civico (come Campinoti, NdR). E le frizioni tra Picchielli e Poggianti hanno una storia lunga. Il partito, a livello locale, potrebbe essere diviso come afferma Poggianti. E riprendendo le sue parole, i vertici regionali sono chiamati a fare chiarezza e pulizia di una situazione abbastanza caotica.
Lo stop alla questione empolese coinvolge anche gli altri comuni dell'Empolese Valdelsa. Gli equilibri della coalizione su una spartizione dei nomi si erano già avverati nell'arco del 2019, non sarà da meno per il 2024, con equilibri cambiati. È anche vero che il partito più forte (nel 2019 la Lega, nel 2024 FdI) non sempre riesce a prendere la fetta più grande della torta. Il caso Poggianti lo esemplifica a pieno e una situazione simile potrebbe avverarsi ancora. Una volta sciolta la questione empolese, 'magicamente', anche negli altri comuni potrebbero essere presentati candidati e candidate. In modo da ricomporre, nella maniera più 'proporzionale' possibile rispetto agli equilibri di percentuale nei sondaggi, un quadro fedele del peso di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia.
Elia Billero
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