Il gruppo GECO di Castelfiorentino affiliato alla Federazione Italiana Escursionismo FIE organizza per domenica 21 gennaio un itinerario particolarmente interessante per i suoi aspetti naturalistici e storici lungo il fiume Pesa, nella sua parte meno antropizzata e più autentica, tra antichi casolari e mulini che hanno funzionato come grande risorsa del territorio. La presenza di questi mulini sul fiume, che aveva una maggiore portata di acqua in tempi passati, denota una grande attenzione degli abitanti al suo utilizzo idrico che al suo mantenimento di scorrimento.
Ponti, mulini e casolari faranno da scenario al cammino. Conosceremo il legame storico di questi territori collinari con Vallombrosa data dalla presenza del suo fondatore Giovanni Gualberto che fu originario di questi luoghi e che qui, poco lontano, nella Badia di Passignano, si ritirò fino alla morte. L’itinerario finirà al Mulino di Patrazzo, oggi restaurato e civile abitazione. Il mulino ad acqua è una invenzione antica che trova la sua diffusione nel periodo medioevale.
Le testimonianze scritti che gli storici hanno trovato indicano il I secolo a.C. come periodo e l’area dell’Oriente mediterraneo come culla dell’invenzione di questa macchina. Segui un passaggio di questa tecnologia dai Greci ai Latini. Ma la sua diffusione massiccia lungo i fiumi e torrenti si ebbe nell’età carolingia tra il XIII e il IX secolo, poiché prima di questa epoca la movimentazione delle pesanti macine del mulino era opera di animali, schiavi, cittadini poveri, o delinquenti condannati a questa pena. Si ricorda che per partecipare alle escursioni del gruppo GECO si deve rinnovare la tessera 2024. Info: alessiolatinigeco1@gmail.com.
Fonte: Geco Castelfiorentino
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