Incontro con Gianpietro Ghidini (Pesciolino Rosso): due momenti di confronto con gli studenti di Fucecchio

La testimonianza di un padre che ha perso il proprio figlio e che da allora ha deciso di impegnarsi per aiutare tutti quei ragazzi e quelle famiglie che rischiano di cadere in un abisso da cui non si vede la luce. E' la storia di Gianpietro Ghidini, fondatore della Fondazione PesciolinoRosso, nata a seguito della morte del figlio Emanuele, tragicamente scomparso il 24 novembre 2013 dopo essere caduto nel vortice della droga.
Lo scorso 8 gennaio la parrocchia di Santa Maria delle Vedute e San Rocco, in collaborazione con il Comune di Fucecchio, ha deciso di promuovere due momenti di confronto con Gianpietro, che ha portato così la propria testimonianza alla folta platea. Il primo, organizzato la mattina al teatro Pacini, è stato riservato ai docenti e agli studenti delle scuole, mentre il secondo, che si è tenuto la sera presso l'oratorio Santa Maria delle Vedute, è stato aperto all'intera cittadinanza.

La Fondazione PesciolinoRosso ha come scopo principale il sostegno dei giovani nella forma di divulgazione e sostegno di attività di sviluppo e crescita, e conta ad oggi oltre 2000 incontri con 400 mila genitori e studenti. Grande successo per entrambi gli incontri, durante i quali è stato presentato anche il libro di Gianpietro Ghidini “Lasciami volare”, andato tutto esaurito.

“Ci tengo a ringraziare Gianpietro per questa sua preziosa testimonianza – racconta la vice sindaca Emma Donnini -. Sono stati momenti di grande commozione, tanto che ci siamo salutati con il reciproco impegno di tenerci in contatto. Sia la mattina che la sera abbiamo avuto un'ampia partecipazione da parte di studenti, docenti, formatori e famiglie che hanno ascoltato con grande interesse le parole di Gianpietro e la sua storia. Un messaggio di speranza e di vita quello che abbiamo ascoltato, in cui è emersa l'importanza del dialogo, del confronto ma anche della consapevolezza delle proprie debolezze e della capacità di saper chiedere aiuto. Con la sua esperienza ha cercato di far capire ai genitori che soldi, successo e sicurezza economica da soli non bastano per salvare i propri figli, perché prima ancora servono dialogo e ascolto. Infine ha voluto porre l'accento sul valore più importante, il solo che possa realmente permetterci di vivere una vita piena ed intensa, ovvero la serenità. Quella condizione che da bambini viviamo in maniera inconsapevole ma che crescendo dobbiamo riconquistare, trasformandola in serenità consapevole. Un ringraziamento doveroso alla parrocchia per l'organizzazione, a don Giorgio Rudzki che ha introdotto gli incontri, alla dirigente scolastica dell' Istituto superiore Arturo Checchi, professoressa Genny Pellitteri, e ai due promotori dell'evento, Monica Asti e Nico Viscido, che insieme all'amministrazione comunale hanno fortemente voluto portare a Fucecchio questa iniziativa”.

Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio stampa

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