La fusione dei Comuni di Lajatico e Peccioli non si farà. Il Consiglio regionale della Toscana ha espresso parere contrario alla proposta di legge per l’istituzione del Comune di Alta Valdera, attraverso la fusione dei due Comuni. L’Aula si è espressa con voto unanime. La decisione dell’Assemblea legislativa è arrivata a seguito dell’esito del referendum consultivo, come illustrato dal presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd): “Dei 4mila 954 aventi diritto, i votanti sono stati 2mila 527. Hanno risposto sì 1.154, no 1.344. Nel dato complessivo è prevalso il no, a Peccioli è prevalso il sì alla fusione per pochi punti percentuali, mentre a Lajatico il no ha prevalso nettamente”. Nella prima commissione, ha aggiunto Bugliani, “c’è stata una generale convergenza sull’espressione del parere contrario. Il referendum è consultivo, non vincolante, ma gli indirizzi in commissione sono stati chiari”.
“Dove ci sono i presupposti, la fusione dei Comuni è una buona cosa, ma questo è un caso ben diverso – ha dichiarato Maurizio Sguanci (Italia viva) –. Si tratta di realtà molto differenti, il nostro voto resta contrario”.
Secondo il portavoce dell’opposizione, Marco Landi (Lega), “i referendum consultivi hanno permesso fusioni, ma anche lasciato strascichi. Dobbiamo migliorare la nostra legislazione. In questi giorni – annuncia – presenterò una proposta di legge tesa a migliorare la normativa, per far sì che il sì alla fusione sia espresso dalla metà più uno degli aventi diritto e che il termine per l’indizione di un nuovo referendum sia spostata da cinque a dieci anni”.
La capogruppo Elena Meini conferma il voto contrario della Lega: “Sapevamo già quale sarebbe stata la risposta dei cittadini, quanto i due Comuni fossero diversi dal punto di vista economico, strutturale, ma soprattutto culturale e di visione. La commissione ha mantenuto la linea intrapresa, la condividevamo allora e la condividiamo oggi”.
Il consigliere Andrea Pieroni annuncia il voto contrario del Partito democratico: “Giusto e doveroso prendere atto delle espressioni delle comunità. Le fusioni sono da usare con cautela, guardando alle realtà alle quali le vogliamo applicare. C’è il tema della capacità dei piccoli Comuni di affrontare le questioni rilevanti dal punto di vista amministrativo, non avendo spesso gli strumenti adeguati, sia in termini finanziari che di risorse umane. Dovremo dimostrare la capacità di aggiornare modalità di gestione dei servizi”.
“Sembrava tutto fatto, l’operazione che si è tentato di fare voleva mettere insieme la discarica di Peccioli e il Teatro del silenzio di Lajatico – dice Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) –. Era l’acquisto di un altro Comune da parte di una società privata che governa il Comune di Peccioli. Però nel mezzo ci sono le persone, che hanno sonoramente bocciato, con il 74 per cento dei voti, dimostrando che quando si tratta di cose che le riguardano, sono interessate. Il tentativo targato Pd è stato sonoramente bocciato dai cittadini di Lajatico e non è stato accolto con grande entusiasmo nemmeno da Peccioli. Questo, nonostante i Consigli comunali, così come i due sindaci, si fossero espressi a favore della fusione”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana8
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