La notte scorsa, tra domenica e lunedì, un altro peschereccio si è incagliato all'ingresso del porto di Viareggio, riuscendo a liberarsi dopo diverse manovre. Il nuovo episodio segue quello dell'incidente dell'8 gennaio scorso, quando un peschereccio finì contro gli scogli rientrando in porto.
Oggi per protesta i pescherecci di Viareggio sono rimasti fermi in banchina e gli operatori ittici hanno manifestato, a causa dell'inagibilità dell'avamporto, la minaccia di spostarsi in altri porti vicini. Le proteste erano già iniziate nei giorni scorsi. Il nuovo incidente nella notte si è verificato dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Eugenio Giani che, a seguito del primo incagliamento, si è recato sabato mattina a Viareggio per un sopralluogo al porto, per la verifica dell'efficacia della draga attivata per liberare l'ingresso dell'infrastruttura dall'insabbiamento.
Da parte dei pescatori l'accusa all'Autorità portuale e alla Regione Toscana per il dragaggio eseguito in questi anni, con la richiesta di certezze per poter continuare ad operare nel porto di Viareggio.
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