Il Comune di Montemurlo ricorda la strage aerea di Javello, avvenuta l'8 gennaio 1992. Un evento tragico, ancora impresso nella memoria della comunità, che costò la vita al maggiore Carlo Stoppani, al tenente Paolo Dutto e al maresciallo Cesare Nieri. I tre aviatori, appartenenti alle 46esima brigata aerea di Pisa, quel giorno stavano sorvolando la zona a bordo del Lyra 35, velivolo G-222, quando, probabilmente a causa delle avverse condizioni meteo, si schiantarono con il loro velivolo sul monte Javello, che domina Montemurlo. Per non dimenticare le vittime di questa tragedia, avvenuta oramai 32 anni fa, il Comune, in collaborazione con l'associazione Arma Aeronautica di Prato e Montemurlo, organizza per sabato 13 gennaio una cerimonia di commemorazione, alla quale prenderà parte il Secondo gruppo volo della 46esima Brigata aerea di Pisa. Alle ore 10 alla chiesa di Fornacelle don Jarek celebrerà una messa di suffragio per i tre aviatori, morti nell'incidente, alla quale seguirà la benedizione della corona d'alloro che alle ore 11 sarà portata e deposta al monumento al vicino parco della Pace in via Grazia Deledda. «La cerimonia in ricordo della strage aerea di Javello non è solo un modo per ricordare le vittime di questo incidente, ma ci dà l'occasione per onorare il lavoro di quanti, uomini e donne, ogni giorno, a rischio della propria vita, lavorano per garantire la sicurezza di tutti noi», sottolinea il sindaco Simone Calamai che prenderà parte alla cerimonia con l'associazione Arma aeronautica, rappresentata da Francesco Farina, presidente sezione di Prato e Meraldo Cipriani, capo nucleo Montemurlo. Saranno presenti anche il generale Giuseppe Addesa, comandante della 46 esima Brigata Aerea, il colonnello Antonio Grillo, comandante del reparto volo e il tenente colonnello Antonio Coppola, comandante del secondo gruppo volo. Intanto ieri, lunedì 8 gennaio, l'assessore Alberto Fanti, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, ha partecipato a Pisa alla commemorazione dei caduti nell'eccidio di Kindu.11 novembre 1961, tredici aviatori italiani del contingente Onu vengono trucidati nell’ex Congo belga. A Pisa un sacrario li ricorda. Gli aviatori italiani facevano parte degli equipaggi di due aerei da trasporto dell’Aeronautica Militare: i C-119 della 46ma Aerobrigata di Pisa, assegnati al contingente delle Nazioni Unite in Congo. Ogni anno, il Comune di Montemurlo, insieme all'associazione Arma Aeronautica, si reca a Pisa al sacrario Kindu per rendere omaggio alle tredici vittime della strage.
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio stampa
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